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La complessità del cancro: perché a volte è così difficile curarlo?

Le cellule tumorali adottano complesse strategie per sfuggire al controllo dell’organismo, crescere e diventare resistenti alle terapie: un e-book divulgativo aiuta a comprendere i meccanismi del cancro

La complessità del cancro: perché a volte è così difficile curarlo?

«Quando sarà disponibile una cura definitiva per il cancro?». «Com’è possibile che nonostante tutta la ricerca, non si sia trovata ancora una soluzione per guarire tutti i tumori?». Queste sono solo alcune delle domande che mi sono sentita rivolgere spesso sia come ricercatrice sia come divulgatrice scientifica. Sono domande legittime e comprensibili, ma la risposta, ahimè, non è così semplice. Il tumore, o meglio i tumori -ne esistono, infatti, oltre 200 tipi molto diversi per caratteristiche e decorso- sono patologie estremamente complesse e in continua evoluzione. Non sono malattie “semplici” come quelle infettive, in cui vi è una sola causa, come un batterio, che una volta eliminata, ad esempio con un antibiotico, apre la via alla guarigione. Le cause scatenanti dei tumori sono molteplici, e i meccanismi molecolari talmente intricati che la ricerca, nonostante i passi avanti compiuti e la grande quantità di informazioni acquisite, non li ha ancora compresi del tutto.

Come fanno le cellule tumorali a crescere in modo incontrollato, a diffondersi nell’organismo e a diventare, spesso, resistenti ai farmaci? Cosa sappiamo dei meccanismi del cancro e come sfruttiamo questa conoscenza per sviluppare terapie sempre più efficaci e mirate? Cosa dobbiamo ancora chiarire e come si sta muovendo la ricerca oncologica del futuro?

L’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare (IFOM) di Milano, nell’ambito del programma divulgativo Youscientist, ha realizzato l’e-book L’identikit del cancro in 10 tratti, scaricabile gratuitamente dal sito di IFOM, per provare a dare una risposta a queste domande con linguaggio divulgativo ma approfondito, e alla cui realizzazione ho avuto il piacere di partecipare l’anno scorso.

L’e-book fornisce una descrizione di quali sono le caratteristiche comuni a tutti i tumori, i tratti distintivi che rendono tale una cellula tumorale e come interagiscono fra di loro, rendendo il cancro una malattia così complessa da conoscere e di conseguenza da curare. Di seguito li descriverò brevemente, ma invito a scaricare l’e-book per approfondire la conoscenza di una malattia che, purtroppo, colpisce in media una persone su tre nell’arco della vita.

Il primo, come quasi tutti sanno, è la capacità delle cellule di crescere e dividersi “senza controllo”: questa abilità è in realtà il risultato di tre distinti meccanismi. La divisione cellulare è normalmente regolata dall’equilibrio tra molecole “segnale” che indicano alle cellule quando dividersi, e tra molecole che funzionano come “freno” alla moltiplicazione. Le cellule tumorali sono capaci di dividersi anche in assenza di segnali di crescita e diventano insensibili ai freni molecolari. Infine, mentre le cellule normali muoiono in un processo noto come apoptosi, importante per garantire il benessere dei tessuti e degli organi, quelle maligne bloccano l’apoptosi e “non muoiono mai” (o lo fanno di meno).

Le cellule normali inoltre invecchiano; possiedono una sorta di “contatore” interno che misura quante volte si dividono. Questo contatore sono le estremità dei cromosomi (i telomeri) che si accorciano a ogni divisione, fino a quando la cellula li ha troppo corti: significa che è vecchia e che deve smettere di dividersi. Le cellule tumorali riallungano ogni volta i telomeri così da azzerare il proprio orologio interno; non invecchiano mai.

Le cellule tumorali diventano anche più mobili; sono in grado di aprirsi una strada attraverso l’intrico del tessuto in cui si sono sviluppate, raggiungere il circolo sanguigno o linfatico e utilizzarli come “corsie preferenziali” per raggiungere altri organi del corpo, dove formano nuovi tumori, le metastasi. Sono proprio le metastasi la causa della maggior parte delle morti per tumore. Ma non è finita qui: spesso i tumori, oltre a muoversi per raggiungere i vasi sanguigni, se ne “costruiscono” di nuovi; questo fenomeno è detto angiogenesi tumorale e permette al tumore di rifornirsi di nutrimento ed energia: inoltre, i tumori spesso riadattano il loro metabolismo affinché sostenga la maggior crescita e divisione cellulare.

Se i tumori sono un evento relativamente raro, in rapporto al numero di cellule che compongono il nostro organismo (circa 100 mila miliardi), è anche grazie alle “sentinelle” dell’organismo: alcune cellule del sistema immunitario, in particolare i linfociti natural killer, identificano le cellule “anomale”, tra cui quelle che stanno diventando maligne, e le uccidono. Purtroppo, spesso le cellule tumorali diventano “furbe” e sviluppano strategie per sfuggire al pattugliamento da parte del sistema immunitario, e possono continuare a crescere.

Come fanno le cellule ad acquisire questi tratti, e perché non lo fanno anche le cellule normali? La risposta sta nel genoma: le cellule tumorali hanno un DNA meno stabile, che può facilmente essere soggetto a mutazioni o a rimescolamenti che “scombinano” il manuale di istruzioni della cellula. È quindi più probabile che si generino nuove “istruzioni” non controllate che portano la cellula ad acquisire le caratteristiche del tumore. Di recente infine si sta sempre di più comprendendo che anche alcune condizioni nell’ambiente extra-cellulare del tessuto, ad esempio uno stato di infiammazione prolungata, possono favorire lo sviluppo delle caratteristiche tumorali.

Le cellule tumorali, infine, non sono statiche ma si evolvono nel tempo, anche in risposta agli stimoli esterni, ad esempio un chemioterapico, cercando sempre nuove strategia per sopravvivere: ecco perché spesso si sviluppano resistenze a una terapia e ricadute della malattia. Il quadro del cancro che emerge è sicuramente quello di un meccanismo estremamente complesso e ricco di ingranaggi, che spiega come sia a volte così difficile trovare una terapia efficace. Tuttavia è solo e soltanto continuando a ricercare e a studiare che si potrà conoscere sempre meglio il “nemico”, identificare i suoi punti deboli per studiare strategie sempre più efficaci. Ci vorrà del tempo, e sicuramente si incapperà anche in insuccessi e vicoli ciechi, ma la storia della medicina fino ad oggi ci ha dimostrato che questa è la strada per ottenere soluzioni concrete.

Per approfondire e saperne di più, l’e-book è scaricabile gratuitamente in versione per I-pad o in pdf. Oltre al testo, corredato di foto, immagini e glossari, sono contenuti anche protocolli di esperimenti che ripercorrono le tematiche teoriche e quiz e giochi interattivi per mettersi alla prova. Al momento sono disponibili i primi tre capitoli; i successivi verranno pubblicati nei prossimi mesi per cui, tenete d’occhio il sito: è una preziosa occasione per studenti, insegnanti ma anche semplici curiosi di scienza per comprendere la complessità di una delle malattie tipiche del nostro tempo ma anche per capire quanto la ricerca abbia scoperto e quanto sia importante approfondire ulteriormente la conoscenza per poterlo efficacemente combattere.

 



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