Boccazzi Marta

NOTE BIOGRAFICHE

• Nata a Legnano (MI) nel 1983
• Laureata in Scienze Biologiche all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Scienze Farmacologiche all’Università degli Studi di Milano

2022

I benefici dell’attività fisica nei disturbi neuropsichiatrici

Recenti studi epidemiologici hanno messo in evidenza la stretta relazione tra infe-zioni contratte in gravidanza e disturbi neuropsichiatrici nella prole. Patologie quali depressione, schizofrenia e disturbi dello spettro autistico presen-tano infatti una prevalenza maggiore nei soggetti nati da gravidanze con provate complicanze di tipo infettivo. L’infiammazione materna causa nel feto un aumento di molecole infiammatorie e cambiamenti nella prole a breve e lungo termine a livello del sistema nervoso centrale (neuroinfiammazione). Negli ultimi anni, le terapie non farmacologiche hanno ricevuto una crescente at-tenzione e studi clinici e preclinici hanno dimostrato come l'esercizio fisico possa essere un valido strumento terapeutico per diverse malattie psichiatriche, in par-ticolare ansia e depressione. Obiettivo del progetto sarà esaminare se l'esercizio fisico volontario, praticato durante l’età adulta, possa ridurre la neuroinfiammazione e conseguentemente il comportamento simil-depressivo, in particolare in soggetti le cui madri erano state sottoposte a eventi infettivi-infiammatori durante la gravidanza. I risultati aiute-ranno a comprendere i benefici legati a uno stile di vita salutare.

Dove svilupperà il progetto

Università degli Studi di Milano

Area

2016

Ruolo del recettore GPR17 nella neuroinfiammazione perinatale

Una delle principali cause di parto pretermine è l’esposizione della madre, e di conseguenza del feto, a un’infiammazione sistemica, denominata infiammazione sistemica perinatale. Inoltre, la nascita prima delle 28 settimane di gestazione comporta un rischio 80 volte superiore di sviluppare paralisi cerebrale. Quest’ultima è associata, tra le altre cose, a un difetto nello sviluppo degli oligodendrociti, le cellule che formano la guaina mielinica, il rivestimento degli assoni dei neuroni fondamentale per corretta trasmissione degli impulsi nervosi. Uno dei fattori chiave che regola la maturazione di tali cellule è il recettore di membrana GPR17. La sua stimolazione con adeguati agenti farmacologici favorisce infatti il differenziamento dei precursori degli oligodendrociti a cellule mature in gradi di depositare mielina.

L’obiettivo del progetto è valutare se i difetti di maturazione degli oligodendrociti dovuti a infiammazione sistemica perinatale sono accompagnati anche da cambiamenti nell’espressione e nella funzionalità di GPR17. Inoltre, si valuterà se le alterazioni e i difetti di mielinizzazione possono essere ripristinati da molecole in grado di legare GPR17. I risultati di questi studi forniranno informazioni sul ruolo del recettore GPR17 nel danno cerebrale perinatale indotto dalla neuroinfiammazione e sulla possibilità di correggere le alterazioni a carico degli oligodendrociti attraverso un nuovo approccio farmacologico basato sulla modulazione di GPR17, gettando così le basi per future terapie.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO

Robert Debré Hospital di Parigi (Francia)

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