Prevenzione dei tumori femminili

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55.900

Nuove diagnosi di tumore al seno ogni anno in Italia

12.700

Nuovi casi di tumore all’utero ogni anno in Italia

6.000

Diagnosi di tumori all'ovaio ogni anno in Italia

* Fonte: AIRTUM 2023

Il tumore al seno è il più diffuso fra le donne.

Ogni anno in Italia sono 55.900 le nuove diagnosi di tumore al seno. Grazie agli screening e allo sviluppo di terapie sempre più efficaci, le prospettive di sopravvivenza sono fra le più alte al mondo (88% a cinque anni). Ma su una patologia così diffusa anche le percentuali che appaiono piccole si traducono in un impatto devastante: le vittime ogni anno sono 15.000.

 

 A fare la differenza è ancora, nella gran parte dei casi, la diagnosi precoce. Per questo è indispensabile sottoporsi regolarmente agli esami di controllo adatti alla propria età e al proprio rischio personale, per la prevenzione del tumore al seno ma anche di altre patologie tumorali. 

Gli esami consigliati in base all’età

Sotto i 25 anni

Una volta al mese

> Autopalpazione del seno (dopo il ciclo mestruale)

Ogni 3/4 mesi

> Autoesame dei nei (secondo la regola ABCDE)1

Almeno una volta 

> Visita ginecologica (con ecografia transvaginale a seconda delle indicazioni del medico)

25 - 29 anni

Una volta al mese

> Autopalpazione del seno (dopo il ciclo mestruale)

Ogni 3/4 mesi

> Autoesame dei nei (secondo la regola ABCDE)*

Una volta all’anno

> Visita ginecologica ed ecografia transvaginale

Ogni 3 anni

> Pap Test (se non vaccinate per HPV o vaccinate dopo i 15 anni)

Almeno una volta

> Controllo dei nei, da ripetersi secondo indicazione del medico

Dai 30 ai 44 anni

Una volta al mese

> Autopalpazione del seno (dopo il ciclo mestruale)

Ogni 3/4 mesi

> Autoesame dei nei (secondo la regola ABCDE)*

Una volta all’anno

> Visita ginecologica ed ecografia transvaginale

Ogni 5 anni

> Hpv Test

Almeno una volta

> Controllo dei nei, da ripetersi secondo indicazione del medico

A seconda delle indicazioni del medico

> Visita senologica ed ecografia mammaria (sulla base del proprio rischio individuale e familiare)***

Oltre i 45 anni

Una volta al mese

> Autopalpazione del seno (dopo il ciclo mestruale, se non presente in un giorno a scelta)

Ogni 3/4 mesi

> Autoesame dei nei (secondo la regola ABCDE)*

Una volta all’anno

> Visita ginecologica ed ecografia transvaginale.

Ogni 1-2 anni

> Visita senologica, mammografia (dai 45 ai 49 anni)***

Ogni 2 anni

> Esame delle feci per ricerca sangue occulto (dai 50 anni ai 69 anni)**

> Visita senologica, mammografia (dai 50 anni in su, ogni 3 anni a partire dai 74 anni)***

Ogni 5 anni

> HPV Test (fino ai 64 anni, oltre i quali basarsi sul consiglio del medico)

Almeno una volta

> Pancolonscopia di base, da ripetersi a seconda del referto (oltre i 50 anni)

> Controllo dei nei, da ripetersi secondo indicazione del medico

Queste sono le raccomandazioni di massima per la prevenzione oncologica nella popolazione generale (rischio medio). Esse possono variare significativamente per frequenza ed età di inizio ed essere integrate in alcuni casi da altre indagini nei soggetti a rischio maggiore (rischio intermedio ed elevato).

 

Consigliamo fortemente un altro strumento di prevenzione: la vaccinazione contro HPV. Il vaccino è offerto gratuitamente a livello nazionale a tutti i ragazzi di 11 anni, ma può essere assunto anche da soggetti di età maggiore, secondo il parere del medico.

Consigliamo inoltre di effettuare una visita otorinolaringoiatrica a chi venga diagnosticata un’infezione da HPV (sia alle pazienti positive che ai partner), ai fumatori e a chi consuma regolarmente alcol, da ripetersi secondo indicazioni del medico. 

 

Alle donne con seno denso (su valutazione medica), a prescindere dall’età, può essere suggerito di effettuare una tomosintesi o una CESM (Contrast Enhanced Spectral Mammography). Consigliamo di basarsi sull’indicazione del proprio specialista.

 

** Alcune Regioni hanno esteso lo screening basato su ricerca del sangue occulto nelle feci fino ai 74 anni: suggeriamo di consultare l’offerta nella propria Regione.

Come si esegue l’autopalpazione?

L’esame periodico del proprio seno permette di imparare a conoscerne l’aspetto normale e di notare ogni cambiamento rispetto alla fisionomia di base. È un esame che si può svolgere una volta al mese in autonomia. Nel caso di alterazioni rivolgiti a uno specialista. 

Guarda il video e impara come eseguire l'autopalpazione.

La prevenzione può salvare la vita

"I principali ostacoli che incontrano le donne nel decidere di sottoporsi a visite di controllo sono la paura di scoprire qualcosa di grave e il pensiero fatalista "perchè dovrebbe succedere proprio a me?"."

Umberto Veronesi nella sua carriera ha visitato migliaia di pazienti e ha riscontrato una difficoltà da parte delle donne nel fare prevenzione

I NOSTRI RICERCATORI

Paola Varvarà

La chemioterapia del tumore al seno può a volte risultare inefficace perché poco specifica, e perché la risposta può variare a seconda del singolo paziente, generando al contempo effetti collaterali. Il lavoro della dottoressa Varvarà punta a migliorare questi aspetti sfruttando nanoparticelle di carbonio, che permettano di raggiungere il tumore in modo selettivo e di veicolare nello stesso tempo un trattamento farmacologico, una terapia basata su silenziamento genico (che blocchi cioè alcune proteine coinvolte nella malattia) e un’azione fototermica (che danneggi il tumore con il calore).

Anna Citarella

Si occupa di studiare l’effetto di un inquinante, il bisfenolo-A, sui meccanismi di progressione dei tumori triplo negativi, una delle forme più aggressive di tumore al seno. Il bisfenolo-A si accumula nel tessuto adiposo, ed è stato rilevato in quantità maggiore in pazienti con cancro al seno: comprendere l’influenza di questa sostanza sulla malattia potrebbe aiutare a identificare nuove strategie di cura.

Giacomo Biagiotti

Il suo progetto punta ad aumentare l’effetto della radioterapia nei tumori al seno triplo negativi, utilizzando un nanomateriale per veicolare in maniera mirata composti radio-sensibilizzanti, e studiando il ruolo di alcune molecole capaci di interagire selettivamente con i recettori presenti sulle cellule tumorali, per identificare i migliori bersagli molecolari.

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