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Pediatria
Redazione
pubblicato il 07-05-2012

Benedette le vaccinazioni



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Continuano le polemiche sull’infondata relazione tra vaccino trivalente e autismo. L’OMS bacchetta l’Italia sulla sentenza del tribunale di Rimini. Vaccinarsi è fondamentale

Benedette le vaccinazioni

Continuano le polemiche sull’infondata relazione tra vaccino trivalente e autismo. L’OMS bacchetta l’Italia sulla sentenza del tribunale di Rimini. Vaccinarsi è fondamentale

Ho conosciuto un grande medico, e un grande uomo, che era molto più impaziente di me. Si chiamava Marcello Bernardi, il famoso pediatra autore de “Il nuovo bambino”. Con i piccoli in verità  era pazientissimo, molto meno con i genitori. Si arrabbiava quando le mamme dicevano che “fa troppo freddo per portar fuori il bambino” o quando i papà dichiaravano che “uno scappellotto ogni tanto fa bene”. Ma soprattutto si infuriava quando i genitori avanzavano dubbi sulla necessità delle vaccinazioni. “Li prenderei a sberle”, diceva. Non  lo faceva, ma qualche volta li cacciava dallo studio. “Vorrei avere una macchina del tempo – mi disse una volta – per portare tutti quelli che si oppongono alle vaccinazioni in una clinica pediatrica del dopoguerra, come alla Melloni di Milano, dove io ho iniziato a lavorare: noi medici ci aggiravamo impotenti tra letti pieni di bambini ammalati di poliomielite o che morivano come mosche di difterite”.

Mi è venuta in mente la furia di Marcello Bernardi in occasione della recente sentenza, emessa dal tribunale di Rimini, che ha riconosciuto un indennizzo ai genitori di un bambino autistico, individuandone la causa nella vaccinazione trivalente morbillo-parotite- rosolia. Il che ha provocato un’altra delle ricorrenti ondate di invettive antivaccinazioni, che ha trovato spazio nei media e ha assunto toni parossistici sul web. La presunta relazione vaccini- autismo è una vecchia questione, nata da un articolo di 14 anni fa, pubblicato dal Lancet, in cui un gruppo di ricercatori inglesi sosteneva questa ipotesi. Successivamente il Lancet ha  sottoposto la ricerca a una revisione e ha ritirato l’articolo, dichiarandolo infondato. Al di fuori di questa querelle, per altro non è mai emersa alcuna prova scientifica al riguardo. E non si capisce in base a quali documentazioni o in base al parere di quali periti i giudici di Rimini abbiano preso , con tutto il rispetto per gli sfortunati genitori, una simile cantonata.

La sentenza – ha spiegato il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco -  individua un nesso di causalità che è stato scientificamente confutato, rischiando così di demonizzare uno strumento quale la vaccinazione sistematica della popolazione, che ha consentito in gran parte del mondo di debellare malattie terribili e devastanti”.

Quasi contemporaneamente un documento dell’Oms, in occasione della settimana europea dell’Immunizzazione, ha ricordato che i vaccini salvano ogni anno 3 milioni di vite nel mondo (e molte di più ne salverebbero – aggiungiamo noi – se i vaccini fossero resi disponibili per tutte le popolazioni) ; e ha anche sottolineato, in linea con i tempi, il grande vantaggio economico, perché ogni euro investito in vaccini  ne fa risparmiare 24 in cure. Lamentando poi in generale che gli investimenti in prevenzione sono ormai scesi in Europa all’1% della spesa sanitaria.

L’Oms ha anche tirato le orecchie all’Italia: "Proprio voi italiani dovreste sapere meglio degli altri quanto costi non vaccinare – ha detto  Robb Butler dell' ufficio europeo dell' Oms .- Uno degli studi migliori sull' argomento riguarda l' epidemia italiana di morbillo del 2002-2003, che a fronte di circa 20 mila casi ha portato a un costo enorme di 22 milioni di euro”.

Ma nessun risparmio, è bene ricordarlo, vale un solo bambino autistico. Quel che conta sono le vite salvate. Le vaccinazioni hanno un grave difetto: fanno dimenticare le malattie ( la “macchina del tempo” di Bernardi) che hanno contribuito ad estirpare. Hanno anche altri difetti, non sono mancati gli “effetti  indesiderati”.  Il primo vaccino antipolio, per esempio, ha fatto non pochi danni, ma oggi possiamo annotare che l’ultimo caso di poliomielite autoctona in Italia risale al 1983. Mentre il vaiolo è scomparso dalla faccia della terra. Nel frattempo sono migliorati i vaccini (quelli “sintetici” hanno sostituito i virus attenuati ) e gli additivi impiegati. Ma continuano a circolare le leggende metropolitane, sostenute anche da alcuni giudici. C’è da essere più frustrati che impazienti. 

Riccardo Renzi


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