Dal mese di aprile la Fondazione Umberto Veronesi si avvale della autorevole collaborazione di ISPO, per fornire mensilmente ai suoi sostenitori e tutti quelli che frequentano il portale www.fondazioneveronesi.it importanti risultati di ricerca su temi di attualità che riguardano la salute e i corretti stili di vita degli italiani.

I sondaggi di Fondazione Veronesi e ISPO: genitori italiani ancora scettici sulle vaccinazioni

Dal mese di aprile la Fondazione Umberto Veronesi si avvale della autorevole collaborazione di ISPO, per fornire mensilmente ai suoi sostenitori e tutti quelli che frequentano il portale www.fondazioneveronesi.it importanti risultati di ricerca su temi di attualità che riguardano la salute e i corretti stili di vita degli italiani.

Questo nuovo servizio, pensato e voluto da Fondazione Veronesi, vuole essere un aiuto rivolto alla società civile, atto a chiarire temi attuali in ambito scientifico/salute che spesso l’informazione non aiuta a comprendere in modo semplice e diretto.

Aprile: il primo tema affrontato è quello dei Vaccini, questa scelta è stata fatta anche grazie al fatto che dal 15 al 22 aprile si celebra la settimana mondiale dei Vaccini.

“I VACCINI CONTRO MORBILLO E ROSOLIA “

Vaccini per i figli? No, grazie. Un’indagine della Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con ISPO, rivela che il 20% dei genitori italiani é diffidente nei confronti  dei vaccini pediatrici. Una percentuale di minoranza, ma ancora troppo elevata per una buona tutela della salute dei nostri bambini. Le ragioni? Provocano effetti collaterali, sono solo un business per le case farmaceutiche, e sono inefficaci.

Scopo del sondaggio, condotto in occasione della Settimana Europea delle Vaccinazioni che si inaugura oggi, era valutare la propensione da parte dei genitori di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni non obbligatorie, in particolare quelle contro rosolia e morbillo. Dai dati emerge che complessivamente il 20% dei genitori italiani con figli sino ai 15 anni si dice indeciso o contrario a farli vaccinare, anche se la situazione è a macchia di leopardo, con una maggiore reticenza nelle regioni del Nord-Est, dove la percentuale sale al 29%. Tra chi ha dichiarato di essere in dubbio o che non farà sicuramente vaccinare i propri figli il 56% teme che le vaccinazioni possano far sorgere effetti collaterali, come l’autismo o altri danni permanenti. Percentuale che raggiunge il 78% nel Nord-Est. E’ molto radicata anche la convinzione che i vaccini rappresentino solo un business per le case farmaceutiche: lo pensa il 41% dei contrari.  Inoltre il 39% degli intervistati che si dichiarano dubbiosi credono che i bambini vaccinati diventino più cagionevoli di salute e più esposti alle allergie.

«Le vaccinazioni pediatriche della popolazione – dichiara Paolo Veronesi, presidente della Fondazione- sono di utilità fondamentale non solo per la singola persona, ma per tutta la comunità. A patto che tutta la comunità si vaccini. E’ alle vaccinazioni, infatti, che dobbiamo in gran parte del mondo il crollo della mortalità infantile e l’eliminazione di malattie terribili e devastanti. Vaiolo e poliomelite sono solo due dei casi di maggior successo. Eppure, anche se è stata ampiamente dimostrata l’efficacia e la sicurezza dei principali vaccini in commercio, sono ancora costantemente sotto accusa. E’ una questione di disinformazione. Non ci si rende conto che se alcuni bambini non vaccinati non si ammalino è anche perché vengono protetti da quell’80% di bambini che invece sono stati regolarmente vaccinati, tutelandoli dalla possibilità di contagio».

L’obiettivo della Settimana Europea delle vaccinazioni, un'iniziativa dell’Ufficio Regionale Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è attuare iniziative per informare e coinvolgere la popolazione e i professionisti sanitari sul tema delle vaccinazioni. Quest’anno la settimana sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione epidemiologica di morbillo e rosolia congenita in Italia evidenziando le attività da mettere in atto o da potenziare per raggiungere l’obiettivo di eliminarli entro il 2015. Le vaccinazioni per queste due malattie in Italia sono facoltative insieme a quelle per Pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, e Parotite. Quelle obbligatorie invece sono per Difterite, Tetano, Epatite B, Poliomielite. Le vaccinazioni facoltative sono proposte attivamente alla popolazione con le stesse modalità di quelle obbligatorie e sono interamente gratuite.

Ufficio stampa Fondazione Veronesi:

Emma Averna emma.averna@fondazioneveronesi.it

Elisa Invernizzi elisa.invernizzi@fondazioneveronesi.it

Tel. 02.76018187

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