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Caterina Fazion
pubblicato il 02-03-2023

Cosa dicono le unghie sulla nostra salute?



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Fragilità e alterazioni di colore delle nostre unghie possono essere la spia di cattive abitudini o di patologie sistemiche. Scopriamo i segni a cui prestare attenzione e le buone pratiche da seguire

Cosa dicono le unghie sulla nostra salute?

Quando un'unghia è sana appare forte e brillante, leggermente elastica e rosata. Se invece le unghie presentano discromie, fragilità o microfratture, è possibile che indichino un’alterazione dello stato di salute del nostro organismo. Quali sono le anomalie a cui prestare attenzione? Quando rivolgersi allo specialista? Quali sono le buone abitudini per conservare la salute delle nostre unghie?

 

LA FRAGILITÀ UNGUEALE

Uno dei motivi più frequenti per cui il paziente si reca dal dermatologo per un problema alle unghie è legato alla fragilità ungueale. Perché le unghie si presentano fragili, si spezzano e hanno rigature? Le cause posso essere molteplici:

  • cause idiopatiche: le unghie si modificano a causa dell'invecchiamento
  • cattive abitudini che favoriscono la disidratazione della lamina ungueale: lavaggi troppo frequenti delle mani, magari con acqua troppo calda, utilizzo di detergenti aggressivi che potrebbero avere un'azione dannosa sulla lamina
  • cattive abitudini di natura cosmetica che possono danneggiare la lamina: uso frequente e continuo dello smalto semipermanente, utilizzo di solventi aggressivi a base di acetone per rimuovere lo smalto o utilizzo troppo frequente della lima per unghie
  • cattive abitudini alimentari come l’attuazione di diete estreme
  • utilizzo di prodotti chimici da parte di determinate categorie di lavoro (fotografi, pittori, operatori sanitari)
  • traumatismi ripetuti a cui sono soggette le unghie di persone a rischio come carpentieri, calzolai, falegnami
  • la fragilità ungueale può essere anche la spia di una malattia dermatologica come psoriasi o alopecia areata, oppure può essere associata a patologie sistemiche che determinano un'alterazione della vascolarizzazione come arteriopatie o malattie neurologiche
  • non dimentichiamo che la fragilità ungueale, e in generale l’alterazione delle unghie, rappresentano una tossicità comune delle terapie oncologiche, esattamente come succede per i capelli
 

CAMBIAMENTI DI COLORE

Le alterazioni di colore della lamina ungueale non sono inusuali. Che cosa indicano?

  • Macchie scure, nere o marroni: possono essere dovute a diversi fattori. Di solito si tratta di un ematoma dovuto a trauma recente o a microtraumi ripetuti. Se invece la pigmentazione è dovuta a presenza di melanina all'interno della lamina ungueale, bisogna capire se sia una formazione benigna o maligna
  • unghie di colore giallo: spesso questa alterazione cromatica è dovuta a onicomicosi, infestazione funginea della lamina ungueale, oppure a semplice inspessimento della lamina causato dall’invecchiamento
  • unghie verdastre: in questo caso potrebbe essere presente il batterio Pseudomonas aeruginosa che produce un pigmento verde
  • unghie con macchioline bianche: la leggenda popolare vuole che le macchioline bianche presenti sull’unghia siano indice di una carenza di calcio. In realtà, la leuconichia, comparsa di linee o punti bianchi sulle unghie delle mani o dei piedi, è un problema molto comune e del tutto innocuo che può essere causata da microtraumi ripetuti, o manicure scorrette
  • La colorazione rossa, invece,  è rara e potrebbe indicare la presenza di tumori benigni.
 

QUANDO ANDARE DAL DERMATOLOGO

Da non trascurare è la presenza di pigmentazione scura sul letto ungueale, ovvero una macchia marrone o nera che meriterebbe un controllo specialistico dal dermatologo che, innanzitutto, effettuerà un’attenta anamnesi per capire se il paziente abbia assunto farmaci o subito traumi. Successivamente, grazie al dermatoscopio, si effettua l’onicoscopia, esame utile per osservare a maggior ingrandimento gli aspetti clinici delle malattie delle unghie. Si tratta di una procedura non invasiva, necessaria per una corretta diagnosi. Anche in caso di sospetta malattia infettiva è bene recarsi dal dermatologo che, oltre all'esame obiettivo, effettuerà anche esame microscopico e culturale per verificare la presenza eventuale di miceti.

 

CONSIGLI UTILI

Per mantenere le unghie di mani e piedi forti e in salute è necessario adottare qualche piccolo accorgimento quotidiano:

  • mantenere una buona idratazione delle unghie applicando topici idratanti contenenti colesterolo, urea, fosfolipidi, acido lattico
  • utilizzare integratori alimentari contenenti oligoelementi, vitamine, aminoacidi che possano migliorare la qualità e la consistenza delle unghie in caso di alterazione della lamina e di fragilità. Se, invece, si ha una buona alimentazione che garantisca l’assunzione di aminoacidi essenziali e micronutrienti come ferro, zinco, selenio, l’assunzione di integratori non dovrebbe rendersi necessaria
  • proteggere le unghie dall'umidità per evitare infezioni fungine: asciugare bene mani e piedi dopo aver fatto il bagno o la doccia e usare calzini di cotone che permettano di assorbire umidità
  • evitare bagni troppo caldi
  • proteggere le unghie dal freddo indossando guanti per evitare fissure della pelle da cui possano penetrare microrganismi
  • non tenere le unghie troppo lunghe per prevenire le infezioni
  • prestare attenzione alle cuticole: tagliarle eccessivamente o strapparle permette un più facile ingresso dei microorganismi
  • evitare di lucidare troppo frequentemente la lamina ungueale per non assottigliarla eccessivamente, quindi ridurre al minimo l'uso delle lime
  • per rimuovere lo smalto normale scegliere sostanze senza acetone, ma preferire solventi oleosi
  • evitare di applicare in maniera continuativa lo smalto semipermanente: in sé non è dannoso, il problema è la rimozione troppo aggressiva, ad esempio con frese

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Per la supervisione si ringrazia la dottoressa Norma Cameli, Responsabile Dermatologia Correttiva e Rigenerativa presso l’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma

Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


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