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Alimentazione
Fabio Di Todaro
pubblicato il 24-03-2014

Aggiungi un pasto a tavola al mattino



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Consumare la prima colazione riduce l’insorgenza del diabete: lo attesta un importante studio. Il primo pasto della giornata evita di arrivare più affamati a pranzo e di avere rapidi aumenti di glicemia e insulina

Aggiungi un pasto a tavola al mattino

Ci sono due importanti ragioni per cui è corretto considerare la colazione il pasto più importante della giornata. Poiché avviene dopo un digiuno più lungo degli altri (8-12 ore), svegliarsi e uscire senza aver mangiato attiva maggiormente i meccanismi della fame, con la conseguenza che controllarsi a pranzo risulterà molto più difficile. Ma c’è un’altra ragione che consolida l’importanza della prima colazione. Le calorie ingerite al mattino sono più facili da metabolizzare rispetto a quelle introdotte a pranzo e a cena.

 

 

MAI SALTARE LA COLAZIONE

Pediatri, gastroenterologi e nutrizionisti non perdono occasione per ribadire l’importanza del primo pasto della giornata. Ciò nonostante, il 30% dei ragazzi non ha questa abitudine, secondo i dati diffusi dalla Società Italiana di Pediatria. Oggi, poi, c’è un motivo in più per ribadire l’importanza della colazione. Un recente studio retrospettivo, condotto su una numerosa popolazione femminile (oltre 46mila donne americane) e pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha stabilito una correlazione protettiva tra il consumo regolare della prima colazione e il rischio di sviluppare diabete di tipo 2.

Le donne che facevano colazione meno di sei volte alla settimana erano maggiormente esposte al rischio di malattia diabetica (+28%) rispetto alle donne che la consumavano tutti i giorni. Il consumo di più di tre pasti al giorno non compensava gli effetti negativi per la salute associati all’abitudine a saltare la prima colazione, a conferma dell’importanza del primo pasto della giornata.

«Saltare la colazione significa presentarsi al pasto successivo più affamati e, come conseguenza, si è portati a mangiare molto di più a pranzo - spiega Enzo Spisni, docente di fisiologia della nutrizione all’università Alma Mater di Bologna -. Quando mangiamo molto la glicemia si alza rapidamente e l’organismo risponde con un’aumentata secrezione di insulina. Entrambi questi fenomeni sono legati allo sviluppo della resistenza all’insulina, che è il primo “movens” del diabete di tipo 2».

 

CRONODIETA

Le calorie introdotte la sera, prima di mettersi davanti alla TV e poi andare a dormire, vengono immagazzinate dall’organismo, che altrimenti non saprebbe come utilizzare. Quelle del pranzo sono una via di mezzo, avendo davanti solo metà giornata utile a consumarle. Perciò le crono diete puntano ad aumentare il peso della colazione, diminuendo quello della cena. In questo modo, a parità di alimenti e chiloalorie introdotte, diminuirà la quantità di energia depositata nel tessuto adiposo e risulterà aumentata la quota spendibile durante la giornata.

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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