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Daniele Banfi
pubblicato il 11-05-2016

Cannabis terapeutica: ecco a chi può servire



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Sull’utilizzo della cannabis regna confusione. Il consumo ad uso ricreativo non ha nulla a che vedere con l’utilizzo medico.

Cannabis terapeutica: ecco a chi può servire

Cannabis terapeutica e “spinello” non sono la stessa cosa. Ecco perché parlare di legalizzazione tout court della marijuana non ha senso da un punto di vista medico.

Anche se gli studi a riguardo sono ancora pochi ad oggi sul mercato sono presenti 5 farmaci a base di cannabis - ognuno contenente una percentuale differente delle diverse molecole attive - utilizzati principalmente per il controllo di nausea, vomito, appetito nei pazienti sottoposti a chemioterapia.

Accanto a questo utilizzo, ben documentato dalla letteratura scientifica, si affiancano alcuni studi sui vantaggi dell’utilizzo della cannabis nel controllo del dolore cronico.

A queste indicazioni si aggiunge - tramite l’utilizzo del farmaco Sativex a base di cannabis - il controllo degli spasmi muscolari nelle persone affette da sclerosi multipla. Al di là di queste evidenze nel nostro Paese la diffidenza verso queste molecole –probabilmente per una non conoscenza adeguata degli effetti terapeutici- è ancora molto diffusa.

Per quali malattie è indicata? E’ possibile acquistarla in farmacia? Qual è la miglior formulazione? 

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Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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