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Cardiologia
Redazione
pubblicato il 12-07-2023

Chi fa uso di cannabis può donare sangue?



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Ci sono rischi correlati all'uso di cannabis tali da escludere i consumatori dalla donazione di sangue? Ecco come si valuta l'idoneità dei donatori

Chi fa uso di cannabis può donare sangue?

Chi assume cannabis non deve donare il sangue o puó farlo comunque? 

domanda pervenuta via Twitter

Risponde la Redazione di Fondazione Umberto Veronesi con la consulenza del Centro Nazionale Sangue

 

Non ci sono evidenze scientifiche che l’uso di cannabis da parte del donatore di sangue, di per sé, implichi dei rischi per il ricevente. Per questo l’uso di cannabis non compare fra i fattori di esclusione alla donazione di sangue. Ma è un’abitudine che viene considerata durante i colloqui con chi vuole donare. Perché? Perché, come per altri tipi di sostanze d’abuso, ci sono evidenze di associazioni con comportamenti a rischio, spesso legati alla sfera sessuale, che possono portare a un maggior rischio di contrarre malattie infettive e che possono quindi compromettere la sicurezza del sangue raccolto.

Quindi che cosa accade quando si vuole diventare donatori di sangue? Il D.M 69 del 02.11.15 (Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti) all’art. 4 (“Selezione del donatore di sangue e di emocomponenti”) stabilisce che “presso ogni servizio trasfusionale e unità di raccolta, verificata la volontà del donatore di effettuare la donazione di sangue o di emocomponenti” sia attuata “una procedura di selezione che ne garantisca la valutazione dell'idoneità”.

Come? Con:

  • la compilazione del questionario anamnestico;
  • la valutazione delle condizioni generali di salute;
  • l'accertamento dei requisiti fisici per l'idoneità.

Il questionario anamnestico per la donazione di sangue contiene una serie di domande su “Farmaci, vaccini, sostanze d'abuso”. Nello specifico: “Ha mai assunto o assume sostanze stupefacenti?”, categoria di cui anche la cannabis fa parte.

Questa risposta, insieme a tutte le altre del questionario anamnestico, sarà considerata dal medico competente a cui spetta la valutazione finale dell’idoneità di quello specifico donatore. Sarà l’insieme della storia clinica e personale, dei comportamenti, degli stili di vita, delle condizioni di esposizione a fattori di rischio a delineare un profilo idoneo alla donazione oppure, a tutela del ricevente e dello stesso donatore, a propendere per l’esclusione, che a seconda delle motivazioni potrà essere permanente o temporanea.

A completezza dell’informazione, va detto che lo stesso DM stabilisce l’esclusione dalla donazione delle persone che fanno uso di farmaci o principi attivi, comprese “sostanze stupefacenti, steroidi od ormoni a scopo di attività sportive per via intramuscolare o endovenosa”, o comunque “tramite strumenti in gradi di trasmettere malattie infettive”.

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