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I nostri ricercatori
Fabio Di Todaro
pubblicato il 30-05-2019

Coi «Ricercatori in Classe» 34 mila studenti incontrati dal 2016



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Proseguono gli incontri tra i ricercatori di Fondazione Umberto Veronesi e gli studenti delle scuole di secondo grado: novemila quelli già incontrati nel 2019

Coi «Ricercatori in Classe» 34 mila studenti incontrati dal 2016

Oltre 156 incontri, per un totale di 9.561 studenti coinvolti. È questo il bilancio di questo prima metà dell’anno di «Ricercatori in Classe», il progetto ideato per «avvicinare» gli studenti al mondo della ricerca e alla vita dei ricercatori. Da gennaio a oggi, 110 scienziati sostenuti da Fondazione Umberto Veronesi hanno incontrato gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle proprie città o di quelle in cui lavorano, per un’ora e mezza. Si è così arrivati a quasi quindicimila minuti di confronto mirati alla «sensibilizzazione» nei confronti della scienza. Ogni ricercatore ha raccontato il proprio percorso di studi e di lavoro. Dopo una descrizione del proprio progetto, il confronto è avvenuto anche sui temi della prevenzione primaria: sulla stessa linea di quanto Fondazione fa nelle scuole attraverso altri progetti di divulgazione.  

L'IMPEGNO DEI RICERCATORI PER TRASMETTERE LA CONOSCENZA 
ALLA SOCIETA' CIVILE

I FEEDBACK DEI RICERCATORI E DEI DOCENTI

L’attenzione e la partecipazione da parte dei ragazzi sono state di buon livello. «Trovo che si tratti di uno strumento di divulgazione efficace e utile anche per l’orientamento universitario», afferma Alexia Conte, che ha incontrato i ragazzi del liceo scientifico Einstein di Milano. «Con questa iniziativa si avvicinano gli studenti al mondo della biomedicina e della ricerca - le fa eco Paola Caria, dopo l’incontro con gli studenti del Deledda di Cagliari -. Credo che sia un buon modo per sollecitare le loro curiosità e invogliarli a percorrere la strada, spesso non facile, della ricerca». L’iniziativa ha incassato la soddisfazione anche dei docenti. «Ho trovato molto interessante il modo di far vedere ai ragazzi a cosa serve impegnarsi nello studio», dichiara Giuseppe Giordano, docente dell’Itis Feltrinelli di Milano. «Fondamentale è insegnare loro che cosa è un tumore e che già alla loro età è possibile aiutarsi con uno stile di vita sano», aggiunge Coseta Casu, docente del liceo Marconi di Sassari. Secondo Antonio Leanza, professore al Carcano di Como, «punti forti del progetto sono la presenza del ricercatore e l'introduzione legata alla storia e alla maturazione del suo percorso accademico e professionale».

DAL 2016 INCONTRATI 34MILA STUDENTI

Dal 2016 a oggi, sono 536 gli incontri condotti da 441 scienziati, per un totale di 34mila studenti incontrati. «Ciò che colpisce è la reazione dei nostri ricercatori - afferma Angelica Lato, responsabile del progetto, che entro la fine del 2019 conterà almeno altri sessanta incontri -. Prima di incontrare i ragazzi, molti di loro sono scettici: questo perché quasi mai hanno fatto qualcosa del genere prima. Dopo, invece, sono sempre molto entusiasti e desiderosi di fare il bis. Tra i tanti riscontri ricevuti, me n'è rimasto impresso uno. Quello di un ricercatore che, dopo l'incontro, mi ha detto che finalmente avrebbe saputo come spiegare cosa facesse a sua figlia». 

Per organizzare un incontro del progetto «Ricercatori in Classe» è possibile inviare un’email a scuola@fondazioneveronesi.it.

 

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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