Il deficit erettile mattutino, se saltuario, non è una malattia. Ma se il problema persiste è necessario rivolgersi a un urologo
Il mio ragazzo da qualche giorno è in ansia, si sveglia senza erezione e questa cosa lo preoccupa molto. Non so cosa consigliargli. Non so se è una questione psicologia o altro ma vorrei supportarlo nel modo giusto. La mancata erezione al mattino può essere segno di una malattia? È opportuno fare una visita da un urologo?
Serena C.
Rispondono Giuseppe Morgia (direttore del dipartimento di urologia del policlinico di Catania) e Walter Artibani (ordinario di urologia dell'Università di Verona e segretario generale della Società Italiana di Urologia)
Gentile Serena, da quanto scrive non emergono dati allarmanti. Lei riferisce di rapporti sessuali soddisfacenti con «rari» momenti di defaillance, che occorrono a qualsiasi individuo. Qualora invece all’assenza delle erezioni mattutine - non sono un fenomeno necessariamente costante e la loro assenza o saltuarietà non è espressione di una malattia - dovessero associarsi continui deficit erettili nel corso della vostra attività sessuale, ecco che allora sarebbe indicata una valutazione specialistica.
La mancanza di erezioni notturne, che hanno il ruolo di «ossigenare» i tessuti cavernosi del pene, mantenendone la adeguata struttura e funzione, è sì un sintomo di patologia, ma non su base psicologica quanto organica. La difficoltà a mantenere l'erezione, se occasionale, può essere espressione di affaticamento psicofisico e di solito si risolve spontaneamente. Se il fenomeno è persistente, ripetuto e marcato, tanto da creare ansia da prestazione, si può indagare con un holter penieno notturno (Rigiscan) in grado di svelare la numerosità delle erezioni notturne e la loro rigidità.
Riteniamo tuttavia che, al momento, il suo compagno non necessiti di ulteriori indagini uro-andrologiche.
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