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Redazione
pubblicato il 14-09-2016

Se il varicocele recidiva è possibile congelare il seme?



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Giorgio Napodano, dirigente urologo dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore (Salerno) spiega come preservare la fertilità dal varicocele

Se il varicocele recidiva è possibile congelare il seme?

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«Ho 26 anni e nell’ultimo quinquennio sono stato operato tre volte per un varicocele. Correndo il rischio di essere colpito da altre recidive, vorrei sapere se per questa condizione sia previsto il congelamento del seme».

Marco N. (Napoli)

Risponde Giorgio Napodano (nella foto), dirigente urologo dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore (Salerno)

Il varicocele è una malattia che riguarda soprattutto il sesso maschile e per motivi anatomici colpisce molto più di frequente il testicolo sinistro. Le varici venose che si formano attorno al testicolo possono ridurre l’apporto di ossigeno e aumentare la temperatura all’interno della ghiandola sessuale maschile. Queste variazioni, se perpetrate nel tempo, perché si sottovaluta il problema o nei casi come il suo in cui il varicocele tende a recidivare, possono provocare subfertilità o infertilità. Motivo per cui ci sono alcuni pazienti, come lei, che giustamente si chiedono se sia possibile congelare il seme a scopo preventivo, per evitare che le conseguenze del varicocele si manifestino nel momento in cui si emerge la volontà di avere un figlio. 

Richiedere la crioconservazione del seme è possibile, ma la procedura sarà interamente a carico del paziente, a differenza di quanto alcune regioni offrono ai malati oncologici che si sottopongono alla chemio e alla radioterapia. Il costo, comunque, non è proibitivo e quasi mai superiore a trecento euro per anno per la sola custodia. La procedura è molto semplice. Gli spermatozoi sono cellule molto resistenti alle procedure di congelamento e scongelamento e, seppur con un minimo peggioramento della motilità, mantengono intatto il loro potenziale riproduttivo. Possono essere recuperati con diverse modalità e non è esclusa la procedura chirurgica - agoaspirato o biopsia testicolare - nei pazienti con una grave oligospermia (producono pochi spermatozoi, ndr) o azoospermici (gli spermatozoi sono assenti dal liquido seminale, ndr).

Il mio consiglio è quello di rivolgersi sempre a centri pubblici specializzati, dove prima di procedere al prelievo del seme occorrerà compilare il consenso informato e specificare eventualmente che il seme non potrà essere utilizzato da altre persone, ma soltanto richiesto dal donatore per procedere alla fecondazione dell’ovocita della sua compagna o di sua moglie. La crioconservazione è possibile dopo essersi sottoposti ad alcuni esami, mirati a valutare, attraverso il rilievo degli anticorpi, la presenza di infezioni provocate dai virus dell’epatite B, dell’epatite C, dell’Hiv e del citomegalovirus. Questo perché l’azoto liquido, in cui gli spermatozoi vengono congelati anche per anni a -196 gradi, può fungere come veicolo di trasmissione di malattie infettive d’origine virale.

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