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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 26-10-2018

Troppa «pipì» di notte: quali controlli fare?



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Al quesito di un lettore, che va in bagno fino a cinque volte in una sola notte, risponde l'esperto. La nicturia può essere la «spia» di un'ipertrofia prostatica benigna (ma non solo)

Troppa «pipì» di notte: quali controlli fare?

Ho letto su questo sito un articolo sulla nicturia. Ho 54 anni e il mio sonno è disturbato da molti anni, da quando lavoravo come guardia giurata. Adesso, a distanza di trent'anni, di notte mi sveglio anche cinque volte per urinare. Ogni giorno, da circa un anno, bevo tra i due e i tre litri di acqua e consumo circa quattro chili di frutta e verdura. Corro quasi quotidianamente in preparazione di una maratona. La mia salute è sempre stata eccelsa, tranne questa minzione notturna che ovviamente disturba il sonno. Oltre alle visite di rito, cos'altro potrei fare?

Paolo B. (Roma)

Risponde Giuseppe Morgia, direttore del dipartimento di urologia del policlinico di Catania e responsabile scientifico della Società Italiana di Urologia

La nicturia è un sintomo che può derivare sia da cause urologiche sia nefrologiche. Tra le prime, l’iperplasia prostatica benigna rappresenta una delle più frequenti nei pazienti come lei, di età superiore a 50 anni. Certamente, una dieta ricca di verdure e frutta in abbondanti quantità, così come una idratazione superiore ai due litri al giorno, può favorire una diuresi più imperiosa. Il consiglio è quello di provare, anche soltanto per un breve periodo, a ridurre i consumi di acqua e vegetali per vedere se cambia qualcosa.

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Diversamente, andrà indagata l’eventuale presenza di altre condizioni patologiche. Si è soliti effettuare in tal senso, una visita urologica, con esami biochimici di sangue e urine, ecografia dell’apparato urinariouroflussimetria. Nel caso fosse necessario si può eseguire un esame urodinamico completo. Consulti un urologo e avrà una risposta ai suoi problemi.

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