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Oncologia
Donatella Barus
pubblicato il 28-05-2011

Il sole, un amico che chiede rispetto



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Indispensabile per la salute delle ossa, fa bene al sonno e all’umore. Ecco come prendere solo il buono del sole, senza rischi per la pelle, a partire dalla prevenzione con l’Euromelanomaday 2011

Il sole, un amico che chiede rispetto

Quale migliore occasione della tappa siciliana del Giro d’Italia per celebrare l’amicizia fra il sole e la nostra salute? Nell’isola, infatti, il sole splende 6-7 ore al giorno, 4-5 d’inverno e fino a 11 ore d’estate, registrando i valori fra i più alti d’Europa. L’arrivo alle pendici dell’Etna coincide con la vigilia di un importante evento di prevenzione, l’Euromelanoma Day, l’iniziativa organizzata da SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse), per informare e offrire controlli gratuiti.

SOLE E MELANOMA

Il melanoma è un tumore della pelle che ogni anno in Italia colpisce 14 uomini su 100mila e 13 donne su 100 mila. E’ purtroppo in  aumento, di anno in anno fa registrare dal 3 al 7 per cento in casi in più (solo il tumore al polmone fra le donne supera questo record negativo). L’esposizione eccessiva alle radiazioni ultraviolette è il principale rischio ambientale per questa malattia, unito a un rischio legato alle caratteristiche individuali, il cosiddetto fototipo (link), che vede più esposte le popolazioni anglosassoni rispetto a quelle mediterranee.

SOLE E INFORMAZIONE

Ciò che tengono a sottolineare gli esperti SIDeMaST è che prima di sdraiarsi a caccia della tintarella, bisogna informarsi. Specialmente i più giovani sono ancora restii all’uso di comportamenti protettivi (secondo un’indagine condotta dalla Clinica Dermatologica dell'Aquila, l’86,5% degli studenti non usa protezioni solari e molto meno della metà, il 40 per cento, si era mai sottoposto a un controllo dei nei). Eppure, basterebbe poco per filtrare il sole nocivo e prendere, invece, tutto il buono che ci può dare.

RAGGI DI BENESSERE

Se si è muniti di buon senso e di moderazione, esporsi al sole, soprattutto se passeggiando, giocando o praticando attività fisica all’aria aperta, significa farsi un gran regalo. La luce solare, infatti stimola il metabolismo della vitamina D, indispensabile per la salute dei denti e delle ossa, che, unita a un corretto apporto di calcio e vitamine con la dieta, previene il rachitismo nei bambini e l’osteoporosi negli adulti. Stare al sole fa bene contro i dolori reumatici, muscolari e articolari. Migliora l’umore, promuovendo la sintesi di serotonina, un antidepressivo naturale, e migliora il sonno, modulando il rilascio di melatonina.

ABBRONZATURA E RAGGI SOLARI

I raggi solari hanno anche un altro effetto, ben noto a tutti, più o meno patiti dell’estetica: l’abbronzatura. La tanto agognata doratura della pelle, un tempo segno di appartenenza alle classi lavoratrici, oggi di prestanza,  salute e successo, non è che la razione di autodifesa delle cellule, che accrescono la produzione di un pigmento chiamato melanina. I raggi Uv, però, di varie lunghezze d’onda, penetrano negli strati profondi dell’epidermide e possono danneggiare il Dna delle cellule.

FILTRI

Bisogna usare filtri solari, che possono evitare o ritardare il rischio di scottature e di lesioni benigne come le cheratosi attiniche. Secondo dati scientifici sempre più convincenti, inoltre, riducono i rischi di melanoma. Il prodotto deve contenere filtri sia contro i raggi UVA che contro gli UVB. La crema va riapplicata più volte, specie se ci si bagna o si fa sport.

OCCHIALI E OROLOGIO

Bisogna guardare l’ora: evitare le ore centrali (dalle 11 alle 16) e cominciare con mezz’ora di esposizione nei primi giorni di sole. Ricordarsi che l’ombrellone lascia passare oltre un terzo delle radiazioni UV, e non fidasi neppure del cielo nuvoloso! L’acqua intensifica l’esposizione e lo stesso accade con l’altitudine e la neve. Mai dimenticare gli occhi, che vanno protetti dal sole con occhiali adatti (con filtro anti-UV, antiriflesso e dotati di marchio CE).

PICCOLI E SOLE

I bambini pagano più caro degli adulti la sovraesposizione alle radiazioni solari, vanno tenuti all’ombra, protetti con creme (consigliabili quelle “bianche”, a base di ossido di zinco o biossido di titanio), maglietta, cappellino e occhiali. Per loro giocare all’aperto è fondamentale, ma il rischio sta nelle esposizioni intense su aree del corpo poco abituate al sole e nelle scottature ripetute. Si meritano qualche attenzione in più.

Fonti
Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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