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Testamento biologico: arriva il registro nazionale

Istituita (finalmente) la banca dati che potrà essere consultata dai medici e dalle strutture sanitarie

Testamento biologico: arriva il registro nazionale

La legge 2019 del 2017 ha introdotto nel nostro ordinamento la possibilità di redigere le proprie disposizioni anticipate di trattamento (Dat) e cioè il proprio testamento biologico. Le Dat servono per indicare in anticipo - «ora per allora» -  quali trattamenti si desiderano ricevere o rifiutare qualora non si sia più in grado di decidere per sé a causa di una malattia o un trauma.


Fino a oggi, però, non esiste ancora una banca dati nazionale per registrare le Dat, sebbene la sua costituzione fosse già stata prevista due anni fa. Questo significa che se una persona ha depositato le proprie Dat a Milano e poi, sfortunatamente, ha invece un incidente a Catanzaro, allora potrebbero sorgere delle difficoltà nel reperire per tempo quali fossero le sue volontà.


Adesso, finalmente, si è compiuto un passo importante. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il decreto regolamentare che istituisce la banca dati nazionale e stabilisce le modalità con le quali potrà essere alimentata e consultata dai medici e dalle strutture sanitarie in caso di necessità. Ora non rimane da aspettare che queste disposizioni si traducano al più presto in un sistema attivo ed efficiente, che consenta finalmente a tutti coloro che hanno compilato le proprie Dat di avere una preoccupazione in meno rispetto alla eventuale esecuzione delle proprie volontà.


Sul tema del testamento biologico, Fondazione Umberto Veronesi mette a disposizione diversi strumenti utili e gratuiti, tra cui una guida di facile lettura (clicca qui per scaricarla), un fac-simile per facilitare la compilazione (clicca qui per scaricarlo) e un servizio di consulenza con un esperto in materia (testamentobiologico@fondazioneveronesi.it). 


Inoltre, sono stati previsti diversi incontri informativi su tutto il territorio italiano. Per scoprire i prossimi appuntamenti, basta seguire i vari canali comunicativi di Fondazione Umberto Veronesi.  



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