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Ginecologia
Caterina Fazion
pubblicato il 09-11-2023

Aumento di peso in gravidanza: quand'è "troppo"?



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Quando i chili presi in gravidanza sono troppi, ad aumentare nei decenni successivi è il rischio di malattie cardiache e diabete per le donne. Ecco che cosa dicono le linee guida

Aumento di peso in gravidanza: quand'è "troppo"?

L'aumento di peso è un fenomeno fisiologico durante la gravidanza, ma quando i chili presi diventano eccessivi, il rischio che la madre abbia problemi di salute, anche a distanza di molti anni, aumentano. A rivelarlo è un recente studio pubblicato su The Lancet, condotto dai ricercatori dell’Università di Singapore, dell'Università della Pennsylvania e del National Institutes of Health degli Stati Uniti.

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LO STUDIO

Lo studio, condotto sulla base dei dati del Collaborative Perinatal Project (CPP), una coorte prospettica di gravidanza statunitense composta da oltre 46.000 donne che sono rimaste incinte tra il 1959 e il 1965, ha studiato l’associazione tra l’aumento di peso durante la gravidanza e il tasso di mortalità a distanza di oltre 50 anni.

Durante il follow-up sono decedute 17.901 donne, circa il 39% delle partecipanti. Per coloro che erano sottopeso prima della gravidanza, la variazione di peso al di sopra delle raccomandazioni è stata associata a un aumento della mortalità cardiovascolare. Tra coloro che erano considerate normopeso, circa i due terzi della coorte, è aumentata la mortalità per tutte le cause, inclusa quella per malattie cardiovascolari, ma non per il diabete. Per coloro che erano in sovrappeso prima della gravidanza, invece, l’eccessivo aumento di peso è stato associato a un aumento della mortalità per tutte le cause, compreso il diabete, esclusa quella cardiovascolare.

Per le donne con obesità pregravidica non è stato possibile tracciare relazioni significative tra variazione di peso e mortalità, mentre la variazione di peso al di sotto dei livelli raccomandati era associata solo a una riduzione della mortalità correlata al diabete nelle persone con peso normale prima della gravidanza.

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Gravidanza e allattamento

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QUANTO PESO PRENDERE?

L’aumento di peso in gravidanza è normale, ed è determinato dallo sviluppo del feto e dell'utero, dalla formazione della placenta, del liquido amniotico e delle membrane, e dal fatto che i tessuti trattengano una maggiore quantità di liquidi e dal deposito di una certa quantità di tessuto adiposo. Per stabilire quale sia il giusto numero di chili da prendere durante la gravidanza non vi sono delle regole assolute, ma ogni donna ha un limite da rispettare che dipende dal suo peso di partenza e dall’Indice di Massa Corporea al concepimento.

La quantità di aumento di peso raccomandata durante la gravidanza per ogni categoria di BMI prima della gravidanza, secondo l'American College of Obstetricians and Gynecologists, è la seguente:

  • Donne sottopeso (BMI<18,5 kg/m2): 12,5-18 kg
  • Donne di peso normale (BMI 18,5-24,9 kg/m2): 11,5-16 kg
  • Donne in sovrappeso (BMI 25,0-29,9 kg/m2): 7-11,5 kg
  • Donne obese (BMI>30,0 kg/m2): 5-9 kg

 

ANCORA MOLTE DOMANDE

L’aumento di peso durante la gravidanza è solitamente associato a un maggiore mantenimento del peso post partum e a complicazioni durante i nove mesi di gestazione come il diabete gestazionale, l'ipertensione indotta dalla gravidanza e a una maggiore probabilità di ricorrere al parto cesareo. Questo studio, sostenendo l'importanza di raggiungere un sano aumento di peso durante la gestazione nel rispetto delle raccomandazioni, ha iniziato a colmare le numerose lacune della ricerca sulla salute materna e sul benessere a lungo termine delle donne, un importante problema di salute pubblica con implicazioni di vasta portata.

«La promozione della salute delle donne e il raggiungimento di una longevità sana dovrebbero iniziare presto nella vita delle donne», ha dichiarato il professor Zhang, ricercatore principale e ultimo autore dello studio. «In particolare, la salute delle donne nell'età riproduttiva e durante la gravidanza sono momenti critici che hanno un impatto sulla salute a lungo termine, oltre che un impatto intergenerazionale sulla prole e sulla famiglia».

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Caterina Fazion
Caterina Fazion

Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile


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