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Pediatria
Francesca Morelli
pubblicato il 29-06-2017

In estate serve più attenzione alla salute degli occhi



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Consigli e raccomandazioni della Commissione Difesa Vista Onlus per difendere la qualità della vista e la salute dei nostri occhi. D’estate i rischi da raggi ultravioletti sono maggiori

In estate serve più attenzione alla salute degli occhi

C’è un fattore di rischio per gli occhi, e dunque anche per la vista, spesso sottovalutato: l’estate. Vento, acqua salata, cloro, polline, polveri sottili, superfici riflettenti di mare e montagna e, soprattutto, il sole possono aumentare le probabilità di sviluppare qualche disturbo oculare: in particolare alla retina, complice una azione più aggressiva da parte dei raggi ultravioletti. Per contrastare l’elevata dannosità ambientale, è fondamentale ricorrere ad una efficace, facile prevenzione: gli occhiali da sole. Invece gli italiani ne fanno scarso uso, comprese le fasce di popolazione più a rischio, quali bambini e anziani. Parte così, a opera della Commissione Difesa Vista Onlus (CDV Onlus), una campagna di sensibilizzazione al rapporto sole-vista-salute.

GLI ITALIANI E GLI OCCHIALI DA SOLE

Non possono essere definiti gli accessori preferiti e di uso comune fra tutti i connazionali. Da Nord a Sud, utilizzerebbe gli occhiali da sole in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto in estate, il 15 per cento della popolazione, di cui l’11 per cento fra i giovanissimi e il 10 per cento fra gli ultra 55, contro il 30 per cento che invece lo fa di rado. «Proteggere gli occhi deve diventare una salutare abitudine, da insegnare anche ai bambini i cui occhi sono più delicati e bisognosi di una maggiore protezione», commenta Francesco Loperfido, responsabile del servizio di oftalmologia generale dell’ospedale San Raffaele di Milano e consulente della CDV Onlus -. Invece solo nel 60 per cento dei casi, anche nella fascia più a rischio tra i 2 e i 6 anni, o se sono già affetti da difetti visivi o hanno occhi chiari, i piccoli indossano lenti scure e, laddove necessario, graduate. Trascurano gli occhi anche gli anziani, nei quali l’età favorisce invece la fotofobia: ovvero l’eccessiva sensibilità alla luce, che si cura’ con lenti fotocromatiche o che assicurano un’alta percentuale di sbarramento agli ultravioletti. Perché i rischi, in generale, sono di compromettere la buona funzionalità della retina e quella lacrimale ma anche di elevare il rischio di congiuntiviti, cheratosi attiniche fino a favorire la predisposizione all’insorgenza della cataratta.  

COME PROTEGGERE GLI OCCHI DAL SOLE?

QUANDO USARE E COME SCEGLIERE L’OCCHIALE DA SOLE GIUSTO

Occhiali da sole e cappello con visiera costituiscono il kit base per difendersi gli occhi dai raggi ultravioletti, soprattutto al mare o in montagna, dove le superfici riflettenti (sabbia, acqua, neve in alta quota) possono aumentare l’impatto delle radiazioni solati. Fondamentale è scegliere l’occhiale giusto, certificato e ad hoc per il suo scopo; ecco dunque alcune regole - un piccolo vademecum - raccomandate dalla CDV Onlus: 

  • Accertarsi che gli occhiali da sole siano marchiati CE sulla montatura, garanzia di sicurezza dell’accessorio e di protezione della vista, e che siano corredate da informazioni sulla nota tecnica, ovvero la norma EN 1836/2006, e sulla norma europea UNI EN 1836 o solo EN 1836 così come di certificazione sul nome del fabbricante o fornitore, il numero della categoria del filtro solare della lente che può variare da 0 a 4, il tipo di filtro e modalità per il corretto mantenimento delle lenti e pulizia dell’occhiale.
  • Rivolgersi a centri ottici specializzati dove professionisti esperti possono consigliare la lente più giusta in funzione dell’uso dell’occhiale da sole: quotidiano, per attività sportiva e specifiche condizioni ambientali. Stessi consigli si possono ricevere anche per gli occhiali da vista.
  • In caso di difetti visivi già esistenti, preferire lenti da sole di colore marrone se si soffre di miopia e grigio-verde se il problema è l’ipermetropia, le quali possono essere sia graduate sia progressive. La montatura deve essere invece ben aderente alla radice del naso, ampia, cioè arrivare sopra il sopracciglio, e un po' arcuata.
  • Al mare o in montagna indossare gli occhiali anche all’ombra o con cielo nuvoloso perché i raggi UV filtrano comunque al 70% e, rispetto al sole diretto, hanno un irraggiamento più disomogeneo e fastidioso.
  • Evitare di esporsi al sole dalle 10 del mattino alle 4 del pomeriggio, specie se si appartiene alle categorie più a rischio.


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