Chiudi

Prevenire il diabete al tempo del Covid-19

Il lockdown ha modificato abitudini alimentari e stili di vita. Così aumenta il rischio di diabete

Prevenire il diabete al tempo del Covid-19

Il 2020 verrà sicuramente ricordato negli annali come un anno difficile, un anno che ha messo dura prova i singoli, le società e i loro sistemi sanitari. La pandemia ha praticamente colpito il globo intero riscuotendo un pegno pesantissimo sia in termini di vite umane che di costi sociali. Ma al di là dell’impatto diretto ci sono tante altre implicazioni però di cui tenere conto. Ad esempio, le misure adottate per ridurre la diffusione del virus e in particolare il lockdown e i distanziamenti hanno profondamente segnato il nostro stile di vita e non necessariamente in meglio.

Il rimanere a casa non ha certo favorito l’attenzione alla dieta e alla attività fisica. Suggestivi sono i dati emersi nel corso del lockdown di primavera. Bastava seguire i social media per vedere come gli italiani, già propensi, fossero tutti diventati cuochi provetti. Nelle iniziali settimane del lockdown di marzo la spesa per l’acquisto di pasta è aumentata del 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quella per la farina è cresciuta del 185 per cento e, a fronte di tanto impastare, giusto per non tradire le tradizioni, la spesa il fatturato relativo alla passata di pomodoro ha raggiunto un +82 per cento. Non pare che questi consumi siano stati bilanciati da un aumento dell’attività fisica anche perché il lavoro principale l’hanno svolto le macchine impastatrici piuttosto che avambracci a prova di spianatoia della farina.

Recenti studi pubblicati su riviste internazionali hanno evidenziato come il lockdown abbia favorito una dieta meno salubre intesa come quantità di calorie introdotte, regolarità e numero dei pasti e snack assunti fuori pasto oltre a una riduzione dell’attività fisica e un aumento del tempo trascorso in posizione seduta di circa 3 ore rispetto al periodo pre-pandemia. Ovviamente questi cambiamenti rischiano di incidere sul peso corporeo e una recente indagine ha riscontrato che il 22% di un campione di persone intervistate dichiarava un amento di peso tra i 2 e i 5 kg. L’aumento dell’introito di calorie rappresenta, tra l’altro, anche una reazione allo stress, un modo di colmare i lunghi tempi di inattività.

Su questo grava anche un aumento del consumo di alcoolici che, sulla scorta di dati derivati dalle consegne a domicilio, è, nel periodo del lockdown, per lo meno raddoppiato. Aumento del peso, riduzione della attività fisica, stress sono tra l’altro fattori di rischio per lo sviluppo di diabete soprattutto nelle persone con una familiarità per la malattia e, in particolare, per il diabete tipo 2. Pertanto, una possibile conseguenza di queste terribile pandemia potrebbe essere anche quella di vedere, una volta superata la criticità, un ulteriore aumento della prevalenza di diabete che, nel nostro paese, già interessa almeno il 7-8% della popolazione, vale a dire tra i 4 e i 5 milioni di italiani.

Ovviamente, c’è chi in questa situazione, si chiede come possa operare per metter in atto sufficienti misure preventive. A questo proposito riceviamo una richiesta da parte di una lettrice cui è stata riscontrata una glicemia alterata e che, conscia del fatto che «lo smart-working non aiuta a tenere a posto il metabolismo», chiede informazioni per «una dieta dettagliata che possa aiutare a non passare dal pre-diabete alla malattia».

Ora fornire una dieta dettagliata significa personalizzare la dieta sulla base delle necessità della persona. La dieta infatti deve tenere conto, ad esempio, del peso corporeo iniziale. Se il peso è normale (indice di massa corporea tra 20 e 25 kg/m2) la dieta sarà normo-calorica e cioè tale da soddisfare il proprio metabolismo basale più tutto il dispendio energetico legato alla attività fisica che ovviamente è variabile da soggetto a soggetto. In caso invece di sovrappeso (25-30 kg/m2) o obesità (BMI >30 kg/m2) la dieta dovrà essere ipocalorica e tale da comportare a una riduzione del 7% del peso iniziale con una riduzione di 0.5-1kg la settimana. Vari modelli di dieta possono essere adottati inclusa la nostra rinomata dieta mediterranea con particolare enfasi all’uso della farina integrale, di legumi, frutta e vegetali e la riduzione dell’uso di grassi saturi (grassi animali) e dell’introito di sale anche perché il pre-diabete è già da considerarsi una potenziale condizione di rischio cardiovascolare. Ovviamente, tali misure diventeranno ancor più stringenti se dovessero coesistere alterazioni del profilo lipidico o aumento della pressione arteriosa.

Una dieta dettagliata non significa solamente un elenco puntiglioso di alimenti completati dalle quantità concesse giornalmente ma vuole anche dire una dieta disegnata sulle abitudini, ritmi di vita e preferenze della persona con pre-diabete al fine di favorirne la maggiore adesione possibile. A tal fine un opportuno supporto motivazionale può essere necessario eventualmente anche attraverso soluzioni tecnologiche affidabili. Infine, la dieta dovrebbe essere sempre associata ad una regolare attività fisica.

Effetti benefici possono essere ottenuti anche con soli 150 minuti di attività fisica di moderata intensità come lo può esser la camminata a passo spedito eventualmente corredata da un programma di esercizi per favorire la resistenza fisica. Il lockdown non può essere la scusa a rinunciare a questa regolare attività fisica che può essere facilmente sostituita dalle scale, dalla cyclette, dalla ginnastica da camera. Inoltre, se la nostra lettrice dovesse svolgere un’attività prevalentemente sedentaria sarebbe bene si ricordasse di interrompere, ogni ora circa, la posizione seduta con anche solo pochi passi.

In ogni caso dieta e attività fisica devono essere personalizzati rispondendo alle necessità mediche da una parte ma anche a quelle della nostra lettrice. Non a caso si parla di dieto-terapia e come ogni terapia tipo, dose e tempi debbono essere parte integrante di una prescrizione da parte del medico (o nutrizionista) opportunamente condivisa e concordata con ciascuna persona.




Commenti (0)

Torna a inizio pagina