Fondazione Veronesi partner di un progetto europeo che mira a facilitare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro grazie ad un approccio didattico informale e innovativo alle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica)

STEM FOR YOUTH, come far appassionare gli adolescenti a scienza e tecnologia

È partito a Varsavia il progetto STEM FOR YOUTH per avvicinare i giovani al mondo del lavoro grazie a percorsi formativi in ambito scientifico e tecnologico. Obiettivi attesi: rendere lo studio delle materie scientifiche e tecnologiche più attraente per i giovani e fornire ai responsabili dei sistemi scolastici un valido strumento per valutare l’impatto di questi percorsi sul mercato del lavoro. Capitanato dall’Università Politecnica di Varsavia, il progetto conta su dieci partner distribuiti in 6 paesi europei, tra i quali l’Università di Barcellona, La Fondazione Eugenides (Grecia) e lo Josef Stefan Institute Sloveno. In tutto 4 università, 2 fondazioni, 3 centri di ricerca e una Piccola-Media Impresa vantano esperienze complementari nello sviluppo di nuovi metodi didattici, eccellenza scientifica e analisi socioeconomica.

 

Per due anni e mezzo STEM FOR YOUTH porterà nelle classi scolastiche di 6 paesi (Italia, Polonia, Grecia, Repubblica Ceca, Spagna, Slovenia) attività educative il cui filo conduttore sarà far comprendere agli studenti come la scienza e la tecnologia fanno parte della nostra vita quotidiana. Giochi, laboratori, mini festival organizzati dagli studenti, interventi all’università, lezioni che mescolano musica e matematica, arti visive e ingegneria, e un sito web in inglese in cui studenti e insegnanti da tutta Europa condivideranno materiale e attività didattiche. Queste sono solo alcune delle iniziative che prenderanno forma attorno a 6 materie: matematica, fisica, astronomia, chimica, ingegneria e medicina.

Fondazione Umberto Veronesi sarà responsabile di creare e testare il corso di medicina e curerà la comunicazione del progetto che sarà raccontato a studenti, insegnanti, genitori, associazioni di professori e ministeri dell’istruzione in tutta Europa con eventi interattivi nelle strade, nei musei, e due conferenze internazionali di larga scala. Si coinvolgeranno inoltre i decisori politici che dialogheranno sulle metodologie sviluppate e valuteranno se inserirle nei futuri sistemi scolastici con l’obiettivo di accorciare il passaggio dallo studio al mondo del lavoro.

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