Puliafito Alberto

  • Nato a Genova nel 1979
  • Laureato in Fisica presso l’Università degli Studi di Genova
  • PhD in Fundamental and Applied Sciences – Fisica presso la University of Nice Sophia Antipolis, Nizza (Francia), e l’Università degli Studi di Genova


Metastasi: non sempre opera di una singola cellula (leggi l'intervista)

2018

Modalità di migrazione delle cellule nella formazione di metastasi

Uno degli aspetti più rilevanti di un tumore è la sua capacità di metastatizzare, cioè di disseminare cellule nell’organismo. Tale caratteristica rappresenta un fattore aggravante, poiché legato a prognosi negativa. Le cellule tumorali possono migrare sia individualmente che in modalità collettiva, ovvero con un movimento coordinato di aggregati multicellulari. Unitamente alla capacità di migrare, alcune cellule cancerose possiedono la capacità di secernere fattori che agiscono come un richiamo “chemiotattico”, che cioè orienta la migrazione di altri gruppi di cellule verso di sé. L’ipotesi alla base del progetto è verificare se la migrazione collettiva orientata delle cellule sia più efficace, e dunque di valutarne l’eventuale impatto sulla prognosi.

Verranno utilizzate moderne tecniche di microscopia e un approccio modellistico-computazionale per studiare il comportamento di cellule geneticamente modificate per indurre artificialmente la migrazione collettiva direzionale, ed opportuni trattamenti farmacologici per interferire. Le osservazioni verranno poi verificate anche su organoidi derivati direttamente da pazienti. Questo approccio potrebbe avere importanti ricadute cliniche e dunque portare ad un avanzamento nella valutazione di determinate caratteristiche genetiche di lesioni cancerose.

Scopo della ricerca è studiare la migrazione collettiva orientata delle cellule maligne alla base del processo di formazione delle metastasi nei tumori.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:

Area

Oncologia

2017

Uno degli aspetti che peggiora notevolmente la prognosi associata ad un tumore è costituito dalla capacità di metastatizzare, e cioè di disseminare cellule nell’organismo. Le cellule tumorali possono migrare sia individualmente che collettivamente: questo progetto si concentra sulla migrazione collettiva, che consiste nel movimento coordinato di aggregati multicellulari. Unitamente alla capacità di migrare, alcune cellule cancerose possiedono la capacità di secernere molecole che agiscono da “richiamo” (segnali chemiotattici) in modo da orientare la migrazione di altri gruppi di cellule verso di loro.

L’obiettivo alla base di questo progetto è di verificare se la migrazione collettiva orientata rappresenti una modalità di disseminazione più efficace, e di valutarne quindi l’eventuale impatto sulla prognosi.

A questo scopo verranno impiegate colture cellulari modificate geneticamente per indurre artificialmente la migrazione collettiva direzionale, e opportuni trattamenti farmacologici per interferire nel processo. Verrà inoltre utilizzata la biobanca di organoidi derivati da paziente presente nell’istituto, per valutarne la capacità di migrare in modo collettivo e direzionale e trovare dunque una correlazione tra corredo genetico e fenotipo. Le analisi verranno inoltre condotte mediante moderne tecniche di microscopia e un approccio modellistico-computazionale.

Questo approccio potrà contribuire a far luce sulle modalità di migrazione cellulare e sulle eventuali ricadute cliniche, apportando dunque un miglioramento nella capacità di valutazione prognostica delle masse tumorali.

DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO

Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, Candiolo (TO)

Area

Oncologia
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