Mattioli Edoardo Jun

Note biografiche:

  • Nato a Scandiano (RE) nel 1992
  • Laureato in Chimica presso Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
  • PhD in Scienze Chimiche presso Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

2023

Temotaxi: proteine per il trasporto del farmaco temoporfin nei tumori di testa e collo

La terapia fotodinamica è un trattamento non invasivo che combina l’uso di un farmaco, detto fotosensibilizzatore, a quello della luce (che attiva il farmaco) così da eliminare le cellule tumorali. Un fotosensibilizzatore tra i più promettenti è il temoporfin, approvato in Europa per il trattamento dei tumori della testa e del collo. L’utilizzo di questa molecola è limitato dalla sua scarsa solubilità, fattore che rende il temoporfin di difficile somministrazione e tossico anche in assenza di luce.

Lo stratagemma del “cavallo di Troia”, nascondendo il temoporfin all’interno di proteine naturalmente presenti nell’organismo, ha permesso di sorpassare questi limiti. L’obiettivo del progetto, ora, sarà legare a queste proteine trasportatrici delle “chiavi molecolari”, capaci di far entrare selettivamente il temoporfin solo nelle cellule tumorali e ridurre gli effetti collaterali sui tessuti sani. Una prima selezione di queste chiavi molecolari verrà effettuata con approcci bioinformatici al computer. Di seguito, verranno sintetizzate in laboratorio le molecole più promettenti e verrà valutata la loro efficacia contro il tumore.

 

Dove svilupperà il progetto:

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Area

Oncologia

2022

TemoTaxi: proteine per il trasporto del farmaco temoporfin nei tumori di testa e collo

La terapia fotodinamica è un trattamento non invasivo che abbina l’uso di un farmaco, detto fotosensibilizzatore, a quello della luce per distruggere le cellule tumorali. Un fotosensibilizzatore tra i più promettenti è il temoporfin, approvato in Europa per il trattamento dei tumori della testa e del collo. Questa molecola ha però delle limitazioni nel suo utilizzo: la sua ridotta solubilità lo rende poco compatibile con il nostro organismo, prevalentemente di acqua, risultando tossico anche in assenza di luce. Obiettivo del progetto TemoTaxi sarà quello di utilizzare lo stratagemma del “ca-vallo di Troia” per nascondere il temoporfin all’interno di proteine naturalmente presenti nel nostro organismo. Questo approccio permetterebbe di risolvere con-temporaneamente due problemi: la bassa solubilità del farmaco in ambiente fisio-logico e la sua scarsa biocompatibilità, garantiti invece dallo scudo di proteine. In una prima fase le proteine più adatte per trasportare il farmaco saranno identifica-te tramite uno screening virtuale. I candidati così individuati saranno sintetizzati in laboratorio e valutati per la loro efficacia nel trattamento fotodinamico in cellule tumorali.

Dove svilupperà il progetto

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Area

Oncologia
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