Bianchini Elena

NOTE BIOGRAFICHE

  • Nata a Ravarino (MO) nel 1988
  • Laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  • PhD in Medicina Clinica e Sperimentale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

2020

Gli energy drink come possibile causa di danno gastrointestinale


Il consumo degli energy drink, bevande contenenti un’elevata quantità di caffeina e altre sostanze eccitanti, è in costante aumento tra i giovani. I loro effetti collaterali, tuttavia, non sono ancora ben conosciuti.

 

Obiettivo del progetto sarà quello di valutare gli effetti del consumo di queste bevande sul sistema gastrointestinale, usando dei ratti come animale modello. Lo studio prevede di somministrare diverse bevande contenenti caffeina (energy drink, soda-cola e caffè espresso commerciali) mantenendoli gli animali modello in condizioni che ne preservino il benessere.


Verrà poi valutata l’eventuale comparsa di alterazioni nel tratto gastrointestinale, il coinvolgimento dei processi infiammatori a livello sistemico (cioè nel corpo) e il malfunzionamento dei meccanismi di riparazione del danno al DNA (a livello sistemico e dei tessuti). Infine, saranno raccolte le feci dei ratti e sarà esaminata la composizione della loro flora intestinale per rilevarne eventuali variazioni.


I risultati permetteranno di valutare gli effetti e medio-lungo termine degli energy drink sul sistema gastrointestinale, e gli studi potranno essere estesi all’uomo attraverso analisi future.

 

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

2019

Gli energy drink come possibile causa di danno d’organo

Il consumo degli energy drink, bevande contenenti un’elevata quantità di caffeina e altre sostanze psicoattive, è in costante aumento tra i giovani. I loro effetti collaterali, tuttavia, non sono ancora ben conosciuti. Scopo di questo progetto sarà valutare gli effetti del consumo di queste bevande su alcuni organi bersaglio, usando dei ratti come animale modello: verranno quindi somministrate diverse bevande contenenti caffeina ai ratti (energy drink, soda-cola e caffè espresso commerciali), mantenendoli in condizioni che ne preservino il benessere, e sarà valutata la comparsa di alterazioni negli organi bersaglio. Inoltre verrà valutato il tipo di risposta immunitaria locale presente in alcuni tessuti che, in studi precedenti, hanno mostrato infiltrazione di globuli bianchi tipica delle reazioni allergiche. Infine sarà studiato il coinvolgimento del sistema immunitario e dei processi infiammatori a livello sistemico, per avere una visione generale che comprenda tutto il corpo. I risultati ottenuti saranno utili in un’ottica di prevenzione, particolarmente importante nella popolazione giovanile.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO:

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

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