Bianchi Francesca

NOTE BIOGRAFICHE

  • Nata a Como nel 1979
  • Laureata in Biotecnologie all’Università degli Studi di Milano
  • PhD in Life Sciences all’Open University, Milton Keynes (UK)

 
Stimolare il sistema immunitario contro il tumore del polmone: la ricerca di Francesca Bianchi (leggi qui l'intervista)

2020

Efficacia dei farmaci FANS contro il carcinoma mammario triplo negativo

La chirurgia rimane ancora il trattamento primario più efficace per il trattamento del tumore al seno. Il processo di guarigione delle ferite, tuttavia, rilascia nel sangue delle molecole infiammatorie che possono stimolare l'aggressività delle cellule tumorali dormienti dando origine a metastasi. Di recente è stato dimostrato che le molecole prodotte durante la cicatrizzazione aumentano in particolare l'aggressività delle cellule di tumore al seno del sottotipo triplo negativo.

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS, come l’acido acetilsalicilico) sono ampiamente utilizzati per alleviare il dolore nelle pazienti operate di tumore al seno. Studi recenti hanno suggerito che i FANS potrebbero impedire la crescita delle cellule tumorali dormienti dovuta all’infiammazione (causata a sua volta dalla cicatrizzazione).


Questo potrebbe essere importante in particolare nelle pazienti sovrappeso, caratterizzate da un'infiammazione di base già elevata. Attraverso uno studio clinico e l’utilizzo di modelli animali in vivo, sarà valutata la capacità dei FANS di diminuire il rischio di metastasi dopo la chirurgia di un tumore al seno triplo negativo, in particolare nelle pazienti in sovrappeso.


Dove svilupperà il progetto: 

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

Area

Oncologia

2019

Immunoterapia contro il carcinoma polmonare e influenza del fumo

L’immunoterapia è una terapia molto promettente nel trattamento del carcinoma polmonare. Per rendere efficace il trattamento, tuttavia, occorre che i linfociti capaci di infiltrarsi nella massa tumorale siano attivi e promuovano una forte risposta immunitaria verso il tumore. Per questo motivo è necessario studiare a fondo il “microambiente” della massa tumorale e i diversi tipi di cellule che la compongono. Il fattore di rischio più importante per lo sviluppo del tumore al polmone è certamente il fumo di sigaretta anche se, fino a oggi, gli effetti di questo comportamento non vengono tenuti in considerazione per valutare l’efficacia del trattamento con immunoterapia. Scopo del questo progetto è definire gli effetti del fumo di sigaretta, sia tradizionale che elettronica, sulle cellule del sistema immunitario infiltrate nella massa tumorale; inoltre, verranno identificati nuovi “marcatori” molecolari, che siano in grado di prevedere l’efficacia dell’immunoterapia in particolare nei pazienti fumatori. Lo studio permetterà di conoscere i meccanismi dell’infiammazione indotta dal fumo, e di valutare in che modo questo fattore di rischio sia legato al successo o al fallimento dell’immunoterapia.

2018

Attivazione del sistema immunitario contro il tumore polmonare

Nei polmoni il sistema immunitario è mantenuto in uno stato di tolleranza, per evitare infiammazioni eccessive in risposta ai continui agenti esterni che vi penetrano. La tolleranza del sistema immunitario viene indotta proprio dai batteri del tratto respiratorio: può però al contempo lasciare la porta aperta alla crescita di eventuali cellule tumorali.

Le molecole della famiglia dei Recettori Toll-Like (TLR) sono presenti sulla superficie di molti tipi di cellule dell’immunità: sono fondamentali nel riconoscere i microrganismi patogeni e attivare il sistema immunitario per eliminarli. Nei tumori polmonari è stata osservata la prevalenza di una particolare microflora batterica (detta microbiota) e di precise tipologie di TRL: ad esempio la presenza del TLR3 nelle cellule immunitarie infiltrate nel tumore è associata a una peggiore prognosi.

Questo progetto vuole definire il ruolo dello specifico microbiota del tumore polmonare nel rendere il sistema immunitario “permissivo” nei confronti della malattia. Vuole inoltre accertare se siano proprio i TLR osservati sulle cellule immunitarie nel tumore a fungere da mediatori nell’alterazione delle difese. Verrà verificato se uno specifico microbiota sia un fattore di rischio per l'insorgenza del cancro polmonare, e se modificare la microflora polmonare con antibiotici/probiotici riattivi le cellule immunitarie contro il tumore.

2017

TLR3 come bersaglio di terapia locale contro il tumore polmonare

 

Le molecole della famiglia dei Recettori Toll-Like (TLRs) sono presenti sulla superficie di molti tipi di cellule dell’immunità: sono fondamentali nel riconoscere i microrganismi patogeni e attivare il nostro sistema immunitario per eliminarli. I TLRs sono presenti anche nelle cellule tumorali, dove se attivati danno il via ad una cascata di eventi molecolari che termina con la morte della cellula neoplastica. La ricerca ha sviluppato delle molecole in grado di legarsi a questi recettori e mimare un’infezione, per attivare così il sistema immunitario contro il tumore.

Alcuni risultati preliminari hanno mostrato che un particolare TLR, il TLR3, è presente su oltre un terzo dei tumori del polmone. Lo scopo del progetto è di chiarire se una terapia basata su una molecola che leghi il TLR3, somministrata via aerosol, sia efficace nel combattere il tumore al polmone.

Molecole capaci di attivare un TLR vengono già correntemente usate in clinica. Il limite del loro successo è però la modalità di somministrazione: si sono dimostrate fortemente efficaci infatti solo quando dispensate in prossimità al tumore. L'aerosol è una possibile modalità di assunzione di trattamenti farmacologici, non invasiva e di facile utilizzo, che permetterebbe di raggiungere anche un tumore interno come quello del polmone. Andare ad attivare il TLR3 potrebbe avere un duplice effetto: stimolare il sistema immunitario contro il tumore e allo stesso tempo indurre direttamente la morte delle cellule tumorali. I risultati di questo studio potrebbero quindi avere un’immediata ricaduta clinica.


DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO

Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

Area

Oncologia
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