Coughlan Aisling

NOTE BIOGRAFICHE: 

  • Nata a Dublino (Irlanda) nel 1991
  • Laureata in Genetica presso il Trinity College Dublin (Irlanda)
  • PhD in Molecuar Biology and Genetics in Yeast presso l'University College Dublin (Irlanda)


Una carta d'identità per il carcinoma ovarico sieroso di alto grado (leggi l'intervista)

2021

Individuare nuovi bersagli molecolari nel carcinoma ovarico sieroso di alto grado

Il tumore all’ovaio è uno dei tumori femminili più comuni e presenta la maggiore incidenza in Nord America ed Europa: la prognosi è spesso ancora infausta, principalmente a causa dell’assenza di sintomi chiari in fase precoce e alla resistenza ai chemioterapici. Per questi motivi esiste la necessità di sviluppare trattamenti più efficaci e specifici.


Il primo passo in questa direzione è capire in che modo il tumore di una paziente differisce da quello di un’altra: individuare le unicità molecolari e capire le differenze nell’attività dei geni è essenziale per scegliere terapie personalizzate. Obiettivo del progetto sarà identificare le “firme molecolari” peculiari dei tumori ovarici provenienti da diverse pazienti. L’analisi verrà condotta studiando le differenze a livello delle singole cellule tumorali, usando tecniche di indagine innovative, allo scopo di individuare possibili “sensibilità” ai trattamenti.


I risultati evidenzieranno nuovi bersagli molecolari, che potrebbero diventare oggetto di terapie farmacologiche e migliorare la sopravvivenza delle pazienti con carcinoma ovarico sieroso di alto grado.

  

Dove svilupperà il progetto:

Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano 

2020

Organoidi per lo studio del tumore ovarico: alla ricerca di nuovi bersagli terapeutici

Un alto numero di pazienti affette da carcinoma ovarico sieroso di alto grado sviluppa una recidiva dopo le terapie a causa delle cosiddette cellule staminali tumorali (CSC), una popolazione cellulare presente nella neoplasia e resistente ai farmaci. Studi recenti condotti sugli organoidi - agglomerati di cellule che crescono in vitro a partire da un campione del paziente, ricreando la forma tridimensionale del tumore - hanno dimostrato che in queste strutture è presente un gran numero di CSC.


In queste cellule, inoltre, c’è una grande attività da parte dei geni correlati al metabolismo lipidico e questa informazione suggerisce che la regolazione dei grassi sia fondamentale per mantenere le caratteristiche di staminalità nelle CSC. Obiettivo del progetto sarà sperimentare una serie di farmaci noti sugli organoidi (screening farmacologico), per identificare nuovi target terapeutici coinvolti nella progressione e nella recidiva di malattia nel tumore ovarico sieroso di alto grado.


Lo studio di questi agglomerati 3D, provenienti da pazienti diverse, aiuterà a delineare delle strategie terapeutiche personalizzate in base alle caratteristiche molecolari della neoplasia.

Dove svilupperà il progetto: 

Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Milano

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