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Covid: basta con gli "scienzisti"

L'informazione-spettacolo e gli scienziati opinionisti ci fanno bene?

Covid: basta con gli "scienzisti"

Dalle notizie di questi giorni il Covid ha ripreso a circolare, ma con meno intensità e cattiveria. Il pericolo è che ritornino gli “Scienzisti”, quegli scienziati opinionisti che imperversavano dagli schermi e sui media, diventati personaggi di spettacolo. C’era il professore universitario “bastian contrario”, l’immunologa che bucava lo schermo, il virologo direttore sanitario, il primario infettivologo rabbioso e via. Meglio un vaccino o l’altro, meglio dosi ravvicinate o distanziate, meglio vaccinazione eterologa o no, all’aperto con mascherine o senza? Aprire o non aprire, andare a scuola o procrastinare, meglio un tampone o l’altro? Zona rossa o zona gialla? Purtroppo ci sono seri segnali del risveglio di queste figure che nel passato hanno anche creato confusione e disorientamento nella gente. Diciamo una volta per tutte basta! E lo diciamo ai giornalisti, alle televisioni, ai media in generale: guardiamo solo i dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità e evitiamo di invitare questo o quello per fare spettacolo, magari Vax e no-Vax (qualcuno ci ha già tentato!). Un po' di rigore e moderazione nelle “comparsate” sarebbe segno di maturità. L'allarme sociale si crea con questo modo di procedere.



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