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I pronto soccorso ai privati?

Il Piemonte apre all'idea di affidare i pronto soccorso anche a ospedali privati. In Lombardia già si fa. Ma come sta andando?

I pronto soccorso ai privati?

Aprire i Pronto soccorso negli ospedali privati convenzionati, è l’ultima scelta della sanità piemontese (sinora tutti i pronto soccorso sono pubblici, ad eccezione dell'ospedale Gradenigo di Torino). 

Dare anche al privato il compito di fare Pronto Soccorso concettualmente sarebbe cosa buona. Gli ospedali pubblici non ce la fanno e l'integrazione risolverebbe molti problemi di affollamento. Tutto sommato il Piemonte si mette sulla strada della Lombardia che ha teorizzato e reso operativa attraverso un legge la “sussidiarietà”( ospedali e privati insieme per offrire la migliore assistenza).

Fino a ieri i privati accettavano “obtorto collo” l’ incombenza dei Pronto Soccorso per gli enormi problemi organizzativi di fronte alle più svariate richieste della popolazione. Importante è invece che il privato, esperto e preparato come il pubblico, accetti “tutto” e non discrimini, riversando sul pubblico i casi più complessi. Quindi un privato che faccia fronte a tutti i tipi di casistica.

In Lombardia la strada della “sussidiarietà” si è consolidata negli anni, ma non si può misconoscere, alla luce di alcune vicende, che le cose non sono andate per il verso giusto. La eccessiva generosità nel concedere ai privati i cosiddetti accreditamenti, che economicamente li parificavano nei rimborsi agli ospedali pubblici, ha dato luogo a delle storture al punto che alcuni ipotizzano che la legge lombarda non sia nata per il “nobile” intento di aumentare l’offerta sanitaria, ma per la spudorata volontà di avvantaggiare in modo clientelare il privato favorendo gli amici degli amici. Un privato particolarmente determinato, in cui il fatturato gioca un ruolo determinante e che pare aver intrattenuto col potere politico favorevoli rapporti privilegiati mentre gli ospedali pubblici “tirano la cinghia”, impossibilitati a competere, nonostante la buona volontà degli operatori. La sussidiarietà per molti sarebbe stata uno slogan e non una reale interazione tra soggetti paritetici.

Quindi ben vengano i Pronto Soccorso nel privato ma con regole e controlli precisi, anche se forse andava fatto prima un pensierino per rinforzare i Pronto Soccorso degli ospedali pubblici.



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