Nonostante la variante Omicron, nei bambini un ciclo classico di vaccino a mRNA riduce le probabilità di infezione e ricovero per Covid-19. I risultati sul New England Journal of Medicine
Così come per gli adulti, la vaccinazione contro Covid-19 nei bambini conviene sempre. Nonostante il differente schema vaccinale -per i più piccoli sono previste due dosi- e una variante (Omicron) sempre più infettiva e capace di "aggirare" parzialmente le nostre difese, la vaccinazione nella fascia di età 5-11 anni è fondamentale per ridurre il rischio di malattia e ricovero. I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni: nei bambini vaccinati l'efficacia contro l'ospedalizzazione è pari all'83%. I risultati sono stati pubblicati sulle pagine del New England Journal of Medicine.
PERCHÈ VACCINARE I BAMBINI?
Che i bambini superino Covid-19 con maggiore successo rispetto alle fasce di popolazione più anziane è un dato di fatto. Attenzione però a non confondere il messaggio. Covid-19, nei più piccoli, può sempre creare problemi. Le forme gravi sono infatti sempre possibili a qualsiasi età così come la possibilità di sviluppare la sindrome infiammatoria Multisistemica COVID-correlata (MIS-C dall'inglese Multi-System Inflammatory Syndrome in bambini) e le conseguenze a lungo termine del Long-Covid. Ecco perché, poter disporre di un vaccino efficace, è importante per ridurre ulteriormente il rischio di questi eventi dovuti all'infezione da Sars-Cov-2.
LA VARIANTE OMICRON
Approvato anche in Italia sul finire del 2021, il vaccino ad mRNA nella fascia di età 5-11 anni -così come per gli adulti- si è dovuto scontrare contro la variante Omicron. Questa variante infatti, molto differente dal virus originario isolato per la prima volta a Wuhan, è riconosciuta dagli anticorpi generati da vaccino con meno efficacia rispetto alle altre. Risultato? Il vaccino, pur continuando a proteggere in maniera importante dalle forme gravi di malattia, perde progressivamente efficacia. Se negli adulti questo è risultato particolarmente evidente, tanto da indurre a dei richiami per le fasce di popolazione più a rischio, poco si sapeva dell'efficacia nei più piccoli.
IL VACCINO PROTEGGE
A fugare ogni dubbio ci ha pensato un ampio studio realizzato a Singapore su oltre 250 mila bambini. L'analisi ha comparato, nel periodo in cui Omicron è divenuta la variante dominante, l'efficacia della vaccinazione in due dosi di Comirnaty nel prevenire sia la malattia sintomatica sia l'ospedalizzazione. Dalle analisi è emerso che nei bambini vaccinati l'efficacia contro l'infezione è risultata del 65% mentre contro l'ospedalizzazione pari all'83%. Risultati importanti che mostrano ancora una volta l'utilità della vaccinazione che risulta essere estremamente efficace nonostante la presenza di una variante capace di "aggirare" parzialmente le difese del nostro sistema immunitario.
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Daniele Banfi
Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.