A rischio chi supera il “tetto” delle 48 ore settimanali. Così, per alleviare lo stress, nei pochi momenti liberi si rischia di alzare troppo il gomito
![Alcol, consumi in aumento in chi lavora troppo](https://www.fondazioneveronesi.it/uploads/thumbs/files/5114/2321/3236/tveMnCUElSyUjsMR7lkF_thumb_720_480.jpg)
Più ci si trattiene in ufficio, maggiori sono le probabilità che una volta a tavola si tenda ad alzare il gomito. L’ipotesi che chi lavora di più esageri con birra, vino e superalcolici arriva da uno studio pubblicato sul British Medical Journal.
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L’ANALISI
Incrociando in una revisione di 81 studi i dati tratti da 333.693 persone campionate da 14 diversi Paesi, il team di oltre venti ricercatori europei ha scoperto che troppe ore trascorse al lavoro - per un minimo di 49 e per un massimo di 55 alla settimana - nel corso di una settimana aumentano dell’11% la probabilità di consumare eccessive quantità di alcol. «Risulta chiaro come questi lavoratori non abbiano altra scelta che rifugiarsi nell’alcol, considerato un analgesico per il fisico e per la mente, in grado di alleviare lo stress associato all’eccessivo tempo dedicato al lavoro», afferma Cassandra Okechukwu, docente di scienze sociali e comportamentali alla scuola di salute pubblica dell’università di Harvard, in un editoriale pubblicato a supporto della ricerca.
I FALSI MITI SULL'ALCOL
LE INDICAZIONI DELL’UNIONE EUROPEA
Al fine di proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti, l’Unione Europea raccomanda di non lavorare più di 48 ore alla settimana: straordinari compresi. Ma molti manager, quasi tutti i professionisti e diversi precari sforano il tetto delle otto ore quotidiane: per oggettivi impegni, perché vivono condizioni professionali poco conciliabili con la vita privata, per ambizioni di carriera e necessità di controllare l’operato dei dipendenti. Diviene così tutt’altro che improbabile confrontarsi con il quadro tracciato nell’analisi. «Ma è necessario differenziare il bilancio quotidiano e quello settimanale - chiosa Okechukwu -. I turnisti, per esempio, rischiano di sforare i limiti in un giorno, ma non ogni settimana».
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CONSEGUENZE PER LA SALUTE
Consumi di alcol oltre la “soglia” sono considerati i seguenti: più di 14 bicchieri a settimana per le donne, oltre 21 per gli uomini. A questi valori, ma anche ad altri inferiori, gli effetti negativi per la salute sono conclamati: si va da un aumentato rischio di sviluppare malattie del fegato a una più alta probabilità - sopratutto per le donne - di andare incontro a diversi tipi di tumore: dalla cavità orale all’esofago, dal colon-retto al pancreas, dal fegato al seno. Senza escludere le malattie cardiovascolari, alcuni disturbi psichici e comportamentali e il più alto rischio di incorrere in incidenti stradali. Ok fronteggiare la crisi, ma guai a esagerare con il lavoro: ce lo chiede in silenzio il nostro corpo.
![Fabio Di Todaro](/uploads/thumbs/2019/07/29/whatsapp-image-2019-07-29-at-180433_thumb_250_250.jpeg)
Fabio Di Todaro
Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).