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Come funziona la ricerca

La ricerca scientifica è un percorso articolato e complesso che ha l’obiettivo di generare nuove conoscenze e tradurle in benefici concreti, ad esempio per la salute umana. Questo processo è essenziale per comprendere le cause delle malattie, individuare nuove cure e migliorare i trattamenti esistenti. Dalla scoperta iniziale alla sua applicazione clinica, la ricerca attraversa diverse fasi fondamentali: ricerca di base, ricerca traslazionale (o preclinica) e ricerca clinica. Ogni fase ha un ruolo specifico e imprescindibile nel garantire un corretto percorso verso la formulazione di trattamenti sicuri ed efficaci.

Il processo di ricerca scientifica

Il processo di ricerca scientifica si sviluppa attraverso un percorso strutturato e rigoroso. Si parte dalla generazione di un’ipotesi o di una domanda scientifica, seguita dall’esecuzione di esperimenti controllati per verificarla. Se l’ipotesi risulta verificata, si aggiunge un tassello di conoscenza, condivisa con la comunità scientifica attraverso un articolo scientifico. Il processo della ricerca scientifica può essere lungo e tortuoso, ma è fondamentale per garantire l’accuratezza della conoscenza e quindi, trovare soluzioni efficaci, ad esempio in ambito medico.

Il ruolo della ricerca di base

La ricerca di base è il primo passo del processo di ricerca scientifica. Apparentemente lontana dai bisogni immediati dei pazienti, il suo obiettivo è aumentare le conoscenze che stanno alla base dei fenomeni biologici e chimici fondamentali che regolano la vita e la salute umana. In questa fase non si studiano direttamente le malattie o i trattamenti, ma si gettano le basi per nuove scoperte e nuove terapie del futuro.

La ricerca di base si concentra su aspetti come la comprensione dei meccanismi cellulari, genetici e molecolari. Ad esempio, le scoperte sui meccanismi di mutazione genetica hanno permesso di individuare le cause di alcune malattie oncologiche, aprendo la strada allo sviluppo di terapie mirate.

Perché è importante?
La ricerca di base è essenziale perché fornisce le conoscenze necessarie per comprendere le cause e l’evoluzione delle malattie, identificare nuovi bersagli terapeutici, e sviluppare tecnologie diagnostiche all’avanguardia

Dalla ricerca di base alla ricerca traslazionale

Una volta che la ricerca di base ha identificato un potenziale bersaglio terapeutico, si entra nella fase di ricerca traslazionale, o preclinica. In questa fase si utilizzano le conoscenze apprese grazie alla ricerca di base per sviluppare, in modo mirato, specifiche soluzioni: ad esempio, lo sviluppo di un farmaco che colpisca uno specifico gene o proteina coinvolta in un tumore. Viene realizzata attraverso colture cellulari, modelli animali, strumenti computazionali.

La ricerca preclinica è necessaria per raccogliere dati fondamentali prima di sperimentare sugli esseri umani, ed è regolata da norme e rigorosi controlli. Ha l’obiettivo di selezionare, tra migliaia di molecole o strategie terapeutiche potenziali, solo quelle che dimostrano un’efficacia promettente e una tossicità contenuta. In questo modo si garantisce che solo le opzioni più sicure e fondate possano accedere alla sperimentazione sull’essere umano.

La ricerca clinica

Se i risultati della fase preclinica sono positivi, si può procedere con la ricerca clinica, che coinvolge direttamente gli esseri umani. Può riguardare la sperimentazione di nuovi farmaci, ma anche studi osservazionali ed epidemiologici e analisi su campioni o tessuti di pazienti.

La sperimentazione clinica è fondamentale per testare l’efficacia e la sicurezza di un nuovo farmaco o trattamento in condizioni controllate sui destinatari finali, gli esseri umani appunto.

Li suddivide in quattro fasi principali:

  • Fase I: coinvolge un piccolo gruppo di volontari sani o pazienti e serve a valutare la sicurezza e la tollerabilità nell’organismo umano.
  • Fase II: si concentra sull’efficacia del nuovo trattamento e sugli effetti collaterali
  • Fase III: coinvolge centinaia o migliaia di pazienti, spesso in più centri, ottimizza l’efficacia e confronta il nuovo trattamento con le terapie standard per valutarne i benefici e i rischi

Una volta superate con successo le tre fasi cliniche, il trattamento o farmaco può essere approvato dagli enti regolatori come l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e reso disponibile per la popolazione generale.

  • Fase IV: chiamata anche farmacovigilanza avviene dopo la commercializzazione del farmaco o della terapia con l’obiettivo di monitorare eventuali effetti collaterali rari o a lungo termine, raccogliendo dati su un numero molto più ampio di pazienti.

Il finanziamento della ricerca

La ricerca scientifica richiede risorse economiche significative per coprire i costi di materiali, strumentazioni, laboratori e personale. I finanziamenti provengono da diverse fonti, tra cui:

  • Fondi pubblici: finanziamenti europei, statali, o di enti locali.
  • Enti privati e fondazioni: come Fondazione Umberto Veronesi altre organizzazioni filantropiche.
  • Donazioni individuali: il sostegno di singoli cittadini è fondamentale per garantire la continuità della ricerca.
Perché è importante?
Senza un finanziamento adeguato, la ricerca scientifica non può progredire. Il contributo di enti pubblici, privati e cittadini è cruciale per accelerare le scoperte e offrire nuove soluzioni terapeutiche.

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