Che cos’è la donazione del corpo alla scienza?
La donazione del corpo alla scienza è un gesto altruistico che permette di contribuire alla formazione medica e al progresso della ricerca scientifica dopo la propria morte. Grazie alla legge 10/2020, anche in Italia è possibile donare il proprio corpo o i propri tessuti per finalità di studio, formazione e ricerca.
Questa scelta consente di migliorare la salute pubblica e le conoscenze scientifiche, rappresentando un gesto di grande valore morale e civile. La volontà di donazione deve essere espressa tramite una dichiarazione di consenso, garantendo così il rispetto delle proprie volontà.
Cosa prevede la legge 10/2020 sulla donazione del corpo post-mortem?
La legge n.10 del 10 febbraio 2020 disciplina in Italia la donazione del corpo e dei tessuti post mortem per fini di studio e ricerca. La normativa stabilisce:
- Consenso esplicito: solo chi ha espresso chiaramente la propria volontà in vita può donare.
- Modalità di presentazione: la dichiarazione deve essere consegnata personalmente presso l’ASL di residenza, che la registrerà e trasmetterà alla banca dati nazionale.
- Nomina di un fiduciario: è obbligatorio indicare una persona di fiducia che comunichi l’esistenza della dichiarazione in caso di decesso e si relazioni con i medici.
- Restituzione del corpo: gli istituti che ricevono il corpo devono restituirlo entro 12 mesi, coprendo i costi di trasporto, tumulazione o cremazione, garantendo condizioni dignitose.
Perché donare il proprio corpo alla scienza?
La donazione post-mortem offre benefici concreti alla società, contribuendo a:
- Ricerca scientifica: permette di sviluppare nuove tecniche chirurgiche, terapie e studi su malattie rare.
- Formazione medica: aiuta i futuri medici e chirurghi a prepararsi adeguatamente per trattare i pazienti.
- Solidarietà: è un gesto altruistico che dimostra appartenenza e contribuisce al benessere collettivo.
- Reciprocità verso la società: è un modo per restituire quanto ricevuto grazie ai progressi scientifici, favorendo il continuo miglioramento della salute pubblica.
Come si compila la dichiarazione di consenso alla donazione del corpo?
Per depositare la propria dichiarazione di consenso alla donazione post-mortem (DPM) bisogna:
- Compilare e firmare la DPM
- Compilare la dichiarazione di consenso.
- Indicare un fiduciario (ed, eventualmente, un suo sostituto) e fargli firmare la DPM.
- Firmare la dichiarazione di consenso, indicando luogo e data.
- Autenticare la firma sulla DPM in Comune
- Recarsi presso l'Anagrafe del proprio Comune per autenticare la firma sulla DPM.
- Depositare la DPM con firma autenticata presso l'Azienda Sanitaria Locale
- Consegnare la dichiarazione DPM firmata all'ASL del proprio distretto sanitario.
- L'ASL inserisce i dati nella banca dati nazionale.
- Si riceve conferma via e-mail dell'avvenuto deposito.
Informazioni utili
Per facilitare la compilazione della propria dichiarazione di consenso alla donazione post-mortem la Fondazione Umberto Veronesi mette a disposizione:
- Una breve guida di facile lettura, scaricabile gratuitamente (disponibile a breve).
- Un apposito modulo pre-compilato (disponibile a breve).
- Un contatto personale con un esperto per chiarire eventuali dubbi: per ulteriori informazioni scrivere a testamentobiologico@fondazioneveronesi.it
Posso sostenere la ricerca anche con un lascito testamentario?
Oltre alla donazione del corpo, è possibile contribuire alla ricerca scientifica tramite un lascito testamentario a favore di Fondazione Veronesi. Questo gesto consente di destinare parte del proprio patrimonio a progetti di prevenzione e ricerca, migliorando la vita delle generazioni future. I lasciti sono esenti da tasse e possono includere anche polizze vita, offrendo un’opportunità concreta di fare la differenza.