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Immunoterapia

Che cos'è?

L’immunoterapia è una strategia di cura contro i tumori che sfrutta il sistema immunitario del paziente per combattere la malattia. A differenza degli altri approcci - come chemio e radioterapia - che agiscono direttamente sulle cellule tumorali, l’immunoterapia stimola il sistema immunitario affinché riconosca ed elimini le cellule cancerose. Le scoperte dei meccanismi alla base di questo fenomeno - utili allo sviluppo dei primi farmaci immunoterapici - sono valse il premio Nobel a James P. Allison e Tasuku Honjo nel 2018. L’immunoterapia è un approccio relativamente recente in oncologia. Il primo farmaco approvato (ipilimumab) è del 2011 ed ha rivoluzionato il trattamento del melanoma metastatico.

Come agisce?

Il nostro sistema immunitario è naturalmente dotato di freni (i cosiddetti checkpoint immunitari) che impediscono una risposta eccessiva e dannosa. I tumori, però, sfruttano questi freni per “nascondersi” e sopravvivere. Gli inibitori dei checkpoint - come quelli diretti contro PD-1, PD-L1 e CTLA-4 - sono farmaci che bloccano questi meccanismi, restituendo ai linfociti T la capacità di attaccare il tumore. 

Quando si utilizza?

L’immunoterapia è utilizzata correntemente per diversi tumori solidi, come melanoma, carcinoma del polmone non a piccole cellule, tumori testa-collo e vescica, tumore del rene, tumore del fegato e tumore al seno. In alcuni casi rappresenta la prima linea di trattamento, in altri viene combinata a chemioterapia o ad altre terapie mirate. La selezione dei pazienti avviene in base a criteri biologici (per esempio l’espressione di PD-L1) e clinici.

Quali sono i benefici?

Il principale vantaggio dell’immunoterapia è la possibilità di tenere sotto controllo la malattia metastatica. Un esempio è il melanoma: grazie alla combinazione di ipilimumab e nivolumab la metà dei pazienti è viva a 10 anni di distanza dalla diagnosi. L’utilizzo dell’immunoterapia non si esaurisce solo alla malattia metastatica ma può essere somministrata sia come terapia adiuvante per ridurre il rischio di recidiva sia in modalità neoadiuvante. Ad oggi purtroppo non tutti i malati rispondono efficacemente all’immunoterapia. Per questa ragione la ricerca è all’opera nel tentativo di decodificare i meccanismi di resistenza e trovare nuove soluzioni efficaci.


NOTA BENE: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.

Ultimo aggiornamento:03.10.2025
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