Il tumore della cervice uterina ha una particolarità che lo distingue da quasi tutti gli altri tipi di cancro: è causato quasi unicamente da un solo fattore di rischio, l’infezione da Papillomavirus (o HPV). Adottare, su larga scala, alcuni importanti presidi di prevenzione potrebbe un domani rendere questo tumore estremamente raro: questo è l’obiettivo fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Commissione Europea.
In questo contesto nasce l’importante attività di advocacy di Fondazione Veronesi, impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza della vaccinazione contro l’HPV e del programma di screening per il tumore della cervice uterina, strumenti chiave per contrastare i tumori correlati al Papillomavirus.
Impegno a livello nazionale
Dal 2021 al 2023, assieme ad altri enti del terzo settore, Fondazione Veronesi ha promosso un Manifesto per il contrasto dei tumori HPV-correlati, facendo pressione per il raggiungimento degli obiettivi fissati da OMS e Unione Europea per il 2030.
Il Manifesto è stato presentato a livello nazionale e regionale, e ha portato alla nascita di un protocollo d’intesa con Regione Lombardia per la realizzazione di attività di sensibilizzazione per ragazzi e adulti.
Questi gli obiettivi del Manifesto:
- Potenziare la vaccinazione coinvolgendo pediatri, medici di base e lavorando su campagne di informazione;
- Aumentare l’adesione allo screening delle donne over 25, anche mediante interventi sui posti di lavoro;
- Garantire un ampio coinvolgimento delle professioni sanitarie (MMG, pediatri, ginecologi, dentisti etc.);
- Aumentare le azioni di “chiamata attiva” verso le famiglie;
- Potenziare la campagna di informazione nelle scuole e sui genitori;
- Pubblicizzare i dati su screening e vaccinazione così da prestare supporto ai territori più in difficoltà.
L’impegno nel contrasto alla diffusione dell’infezione da HPV è uno dei punti che Fondazione Veronesi ha portato avanti anche nell’ambito della revisione del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027, per la quale ha partecipato al tavolo di lavoro inter-istituzionale contribuendo a curare in particolar modo la sezione incentrata sulla prevenzione primaria e secondaria e sulla comunicazione in oncologia.
Impegno a livello regionale
Nel 2023, Fondazione Veronesi ha siglato un protocollo d’intesa con Regione Lombardia e le associazioni LILT, FAVO e ACTO, con l’impegno di collaborare alla prevenzione dell’infezione da HPV attraverso specifiche azioni di sensibilizzazione, tra cui la promozione dello screening e della vaccinazione.
Uno degli obiettivi principali dell’accordo è la diffusione di informazioni alla popolazione lombarda, con un’attenzione particolare ai giovani. Nell’ambito di questo protocollo, vengono organizzate iniziative rivolte alle scuole che coinvolgono studenti, docenti e famiglie, oltre ad attività di sensibilizzazione per i professionisti sanitari, tra cui pediatri, medici di medicina generale, ginecologi e urologi.
Queste attività si svolgono anche in occasione di eventi di rilevanza internazionale, come la Giornata Mondiale per l'Eliminazione del Tumore della Cervice Uterina (17 novembre) e la Giornata Internazionale contro l’HPV (4 marzo).
Impegno a livello europeo
Fondazione Veronesi fa parte del network della European Cancer Organization (ECO), dove ha partecipato al tavolo di lavoro sull’HPV, e tutt’ora partecipa al tavolo su prevenzione, diagnosi precoce e screening.
Ha contribuito alla revisione del piano oncologico europeo, Europe's Beating Cancer Plan, nella sezione “Saving lives through sustainable cancer prevention”, che include la prevenzione delle infezioni da Papillomavirus, e con ECO ha redatto un documento congiunto per fare pressione sugli europarlamentari riguardo gli obiettivi posti dall’OMS e dalla Commissione Europea, che mirano a far sì che entro il 2030 le infezioni da HPV non siano più un’emergenza sanitaria raggiungendo il 90% della copertura vaccinale sulla popolazione femminile e maschile in target, il 70% di copertura delle donne attraverso gli screening cervicali e il trattamento di almeno il 90% dei casi di cancro cervicale.