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Carne Coltivata

L’attuale modello di produzione di carne tramite allevamenti intensivi è eticamente insostenibile. Ogni anno miliardi di animali perdono la vita in questi allevamenti, mentre la loro coesistenza forzata in spazi ristretti favorisce lo sviluppo di patogeni sempre più aggressivi e pericolosi anche per la salute umana. Inoltre, gli allevamenti intensivi hanno costi ecologici e ambientali altissimi, sia per le comunità locali sia per le generazioni future. Tutti questi problemi sono destinati a peggiorare a causa dell’aumento della popolazione mondiale previsto nel prossimo futuro.

Una nuova soluzione: l'agricoltura cellulare

Tra le soluzioni possibili, una delle più innovative prevede lo sviluppo di tecniche finalizzate alla produzione di carne e altri derivati animali da colture di cellule staminali. È così possibile ottenere prodotti a base di cellule e tessuti animali senza dover uccidere alcun essere vivente. la “carne coltivata” da cellule ambisce quindi a proporsi come un prodotto sufficientemente alla carne ottenuta da allevamenti intensivi, con il vantaggio di avere, però, un impatto assai minore in termini di sofferenze inflitte, risorse richieste ed emissioni prodotte.

Carne coltivata, benessere animale e futuro dell'alimentazione umana

A partire dal 2018, il Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi ha dedicato uno dei primi approfondimenti sul tema dell’agricoltura cellulare e delle sue conseguenze etiche, esprimendosi a favore della ricerca, dell’adozione e della possibile commercializzazione di prodotti coltivati a partire da cellule staminali animali.

Per risolvere il potrebbe comune del futuro dell’alimentazione umana, queste tecniche potrebbero rappresentare un passo importante - seppur all’interno di un quadro strategico più articolato - per costruire un futuro migliore, rispettoso delle altre specie animali e dell’ecosistema del pianeta.