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Fabio Di Todaro
pubblicato il 08-04-2013

La combinata che spegne l'asma primaverile



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Frutto della ricerca italiana, la terapia che mette insieme pastiglia e un nuovo spray approvata da poco dall'Agenzia del farmaco

La combinata che spegne l'asma primaverile

I farmaci non sono nuovi. Diversa, però, è la modalità di somministrazione: non più separata, lo spray al bisogno e la pastiglia come terapia costante, ma combinata. Per l'asma, con la primavera, c'è una nuova soluzione, figlia della ricerca italiana. La nuova terapia, i cui risultati sono stati pubblicati sul Lancet Respiratory Medicine, conferma la validità terapeutica dei due medicinali già utilizzati (beclometasone e formoterolo). La novità, però, è il trattamento congiunto, per via inalatoria. Il nuovo spray, approvato dall’Aifa, l’Agenzia italiana del fgarmaco, è già disponibile in farmacia in fascia A: giusto in tempo per prevenire i picchi primaverili della malattia, favoriti dal rilascio dei pollini da parte di piante e fiori. 

LA NUOVA TERAPIA - Di asma non si muore più, almeno in Italia, dove a soffrirne sono quasi quattro milioni di abitanti: il 15-20% della popolazione complessiva. Tra i bambini la prevalenza è più alta nei maschi (poiché i bronchi sono più piccoli), mentre in età adulta sono le donne ad ammalarsi più spesso. Ciò non toglie, però, che l'attenzione nei confronti della malattia sia sempre alta: per quanto incide sulla qualità di vita di chi ne soffre e per i costi sociali che determina. «I farmaci a disposizione riducono ma non aboliscono i sintomi di fondo, per la cui eliminazione occorrerebbero dosi massicce che comporterebbero importanti effetti collaterali», spiega Alberto Papi, direttore della clinica di malattie respiratorie dell'università di Ferrara. «Il precoce impiego combinato, in pazienti con una sintomatologia medio-grave, si è rivelato efficace nella prevenzione della crisi asmatica e delle altre componenti del processo patologico». I numeri dello studio hanno dato sostanza ai risultati: 1714 le persone coinvolte per ventuno mesi, selezionate da 183 centri di 14 nazioni europee, dove la prevalenza è in crescita.

LA PREVENZIONE – Si parla di asma con cadenza costante in tre momenti dell'anno: alle porte primavera, dell'autunno e durante le vacanze natalizie, quando ci si riunisce più spesso in famiglia. Giovani e anziani sono le categorie più colpite. Prevenire la malattia è quasi impossibile, considerata la forte componente allergica che la caratterizza. Ma ridurre i rischi per chi, a fasi alterne, avverte difficoltà respiratorie, tosse e senso di oppressione al torace, è possibile. Eliminando il fumo, innanzitutto: attivo e passivo, è ritenuto il maggiore fattore di innesco della crisi asmatica. «Spesso si punta il dito contro l’inquinamento atmosferico, ma un asmatico che fuma cancella con una sola sigaretta i benefici della terapia», sostiene Francesco Blasi, presidente della European Respiratory Society (Ers). Mantenere la casa pulita e ben areata riduce l'esposizione ad acari e muffe. Gas da cucine e fumo da combustione di legna sono altri elementi che possono accentuare i segni della malattia. Lo stesso discorso vale per gli animali domestici: gatti, cani, conigli e criceti dovrebbero rimanere a debita distanza dall'appartamento di un asmatico.

 

@fabioditodaro

Fabio Di Todaro
Fabio Di Todaro

Giornalista professionista, lavora come redattore per la Fondazione Umberto Veronesi dal 2013. Laureato all’Università Statale di Milano in scienze biologiche, con indirizzo biologia della nutrizione, è in possesso di un master in giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale (Università Cattolica). Messe alle spalle alcune esperienze radiotelevisive, attualmente collabora anche con diverse testate nazionali ed è membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis).


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