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Medico e paziente: quando non si può essere asetticiDialogo tra medico e paziente in una istituzione oncologica. Dottore: «Se facciamo questo trattamento la percentuale di risposta della sua malattia alla cura è del 50%, se facciamo l’altro è del 40% ma avrebbe meno disturbi e lo tollererebbe meglio». Paziente: «Ma lei cosa dice?» Dottore: «È lei che deve scegliere». «Sì ma se fosse al mio posto cosa farebbe?». «Se… L’abito a volte fa il medicoL'abbigliamento del medico influenza la fiducia dei pazienti. Due studi rilevano una preferenza per il classico: abiti formali e camice bianco Medici e libera professione: fuori o dentro l’ospedale?Sono assolutamente convinto che i medici ospedalieri debbano avere la possibilità di svolgere la libera professione se non altro perché il malato deve essere libero di scegliere chi vuole. Ma sono altrettanto convinto che chi lavora in ospedale debba avere con questo un rapporto esclusivo. Come conciliare dunque le due cose in un momento in cui non tutte le strutture… Quando un malato ti abbandonaQuando un malato ti sfugge ti arrabbi, lo senti come un tradimento. Fino a quel momento avevi lavorato per lui, pensavi di avere conquistato la sua fiducia, ti eri impegnato, avevi dato disponibilità e lui improvvisamente cambia strada. Ti chiedi se hai sbagliato in qualcosa, ripassi i momenti del primo approccio e della visita. Se rilevi… «Dobbiamo imparare ad ascoltare e a comunicare meglio con i pazienti»Filippo de Braud dirige il dipartimento di oncologia medica all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: «Quando illustriamo una terapia, ricordiamoci che chi è seduto di fronte vuole comprenderla e condividerla» Pravettoni: «Servono cure più umanizzate per i malati oncologici»Nelle parole della psiconcologa, segretario generale del forum internazionale sull'empowerment del paziente oncologico, al via oggi a Milano, il ricordo di Umberto Veronesi: «Più difficile eradicare la malattia dalla testa e non dal corpo dei pazienti» Serve trasparenza nelle associazioni (anche se di pazienti)Da un recente articolo del New England Journal of Medicine su 104 associazioni per i diritti dei malati, l’83% riceve finanziamenti da case farmaceutiche, da produttori di biotecnologie o di apparecchi protesici. E’ bello che le industrie facciano donazioni, ma come dicono gli autori è opportuna trasparenza quando c’è di mezzo l’industria, tanto più che spesso suoi manager siedono in… Non più medico ma solo uomoQuando una malattia (o il sospetto) lambisce un medico o i suoi familiari, l’uomo di scienza sperimenta il dramma dei suoi pazienti e non può non farne tesoro nella quotidianità del suo lavoro. Era mattina presto, mi diceva al telefono che aveva forti dolori addominali, ma non era una paziente qualsiasi: era mia figlia che chiedeva aiuto. Sono corso: i dolori erano forti,…