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Tumore al pancreas
Informazioni su sintomi principali, fattori di rischio e opzioni terapeutiche per la diagnosi e il trattamento.

Che cos’è il tumore del pancreas
Il tumore al pancreas si attesta come la neoplasia con il minor tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi (11% negli uomini e 12% nelle donne) e si manifesta quando le cellule che compongono l’organo iniziano a moltiplicarsi in modo incontrollato. Il pancreas è una ghiandola lunga circa 15 centimetri, situata nell’addome, tra lo stomaco e la colonna vertebrale, e suddivisa in tre parti: testa, corpo e coda.
Il carcinoma pancreatico si origina prevalentemente nella testa del pancreas, che è la porzione più frequentemente colpita. Circa il 95% dei tumori pancreatici deriva dalla parte esocrina dell’organo, responsabile della produzione dei succhi pancreatici. Solo il 5% delle neoplasie interessa invece la componente endocrina, che produce ormoni come insulina, glucagone e somatostatina.
Fattori di rischio e prevenzione
Il fumo è il principale fattore di rischio per il tumore al pancreas, con i fumatori che presentano un’incidenza da due a tre volte maggiore rispetto ai non fumatori. È dimostrato che smettere di fumare riduce significativamente questo rischio. Anche patologie croniche come la pancreatite, il diabete mellito e una precedente gastrectomia aumentano la probabilità di sviluppare la malattia.
Tra gli altri fattori predisponenti vi sono l’obesità, una dieta povera di fibre, un consumo eccessivo di grassi saturi e l’abuso di alcol. Esiste inoltre una moderata familiarità con la malattia, legata a mutazioni genetiche come quelle dei geni RAS e p16, che sono presenti nel 90% dei casi.
Non esistono programmi di screening per una diagnosi precoce del carcinoma pancreatico, poiché la malattia è spesso asintomatica nelle fasi iniziali. Solo il 5-7% dei casi viene diagnosticato in uno stadio iniziale, rendendo quindi fondamentale evitare stili di vita scorretti e adottare una dieta sana e un’attività fisica regolare.
Sintomi
Il tumore al pancreas, nelle sue fasi iniziali, non provoca sintomi specifici. Quando presenti, i disturbi sono vaghi e spesso confondibili con quelli di altre patologie. Per questo motivo, la diagnosi arriva spesso in una fase avanzata.
Con l’avanzare della malattia, i sintomi diventano più evidenti e variano a seconda della localizzazione del tumore. Tra i segnali più comuni ci sono la perdita di peso e di appetito, l’ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi), il dolore nella parte superiore dell’addome o nella schiena, la debolezza, la nausea e il vomito. Una percentuale di pazienti che varia tra il 10% e il 20% sviluppa anche il diabete come manifestazione correlata al tumore.
Diagnosi
La diagnosi del tumore al pancreas è complessa e spesso avviene quando la malattia è già avanzata. I primi segnali vengono individuati durante una visita medica accurata, in cui si analizzano i sintomi, la storia personale e familiare del paziente.
Gli esami diagnostici per immagini, come la tomografia computerizzata (TC), rappresentano un passaggio fondamentale per identificare il tumore e valutare la sua estensione a linfonodi, fegato o dotti biliari. L’ecografia addominale, esterna o endoscopica, è spesso utilizzata per localizzare il tumore, mentre la tomografia a emissione di positroni (PET), soprattutto in combinazione con la TC, è utile per individuare eventuali metastasi.
Nei casi in cui il tumore ostruisca i dotti biliari, esami come la colangiorisonanza magnetica o la colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) consentono di valutare l’ostruzione e, in alcuni casi, di eseguire una biopsia per confermare la presenza del tumore. Il prelievo di tessuto tramite biopsia rimane fondamentale per determinare con certezza la diagnosi e guidare il trattamento.
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Come si cura
Il trattamento del tumore al pancreas dipende dallo stadio della malattia, dalle condizioni generali del paziente e dalla possibilità di rimuovere chirurgicamente il tumore.
Nel tumore del pancreas, le cellule tumorali si diffondono in organi e tessuti vicini più precocemente e con una frequenza più alta rispetto ad altri tumori. Per questo motivo il trattamento di questo tumore è complesso.
A differenza di quanto si ritiene il trattamento che la maggior parte dei pazienti riceve è la chemioterapia, e non la chirurgia. Tutti i pazienti, anche quelli che saranno operati in seguito, dovranno ricevere chemioterapia, la percentuale di pazienti che invece potrà sottoporsi all’asportazione del tumore è una minoranza, circa il 20%.
Quando viene diagnosticato il tumore del pancreas, anche se gli esami non mostrano metastasi, bisogna considerare probabile la loro presenza: ecco perché la prima cura dovrà
essere la chemioterapia, che attraverso il circolo sanguigno potrà raggiungere le cellule tumorali, sia quelle nel pancreas che quelle lontane dall’organo. La chemioterapia è spesso utilizzata per distruggere le cellule tumorali sia prima (neoadiuvante) che dopo (adiuvante) l’intervento chirurgico.
La chirurgia del tumore al pancreas è molto complessa e gravata da numerose complicanze. L'obiettivo della chirurgia è l’asportazione del tumore in modo radicale, ma la sua applicazione dipende dalla diffusione del tumore. Uno dei limiti è la tendenza a metastatizzare e a diffondersi nei tessuti limitrofi attorno ad arterie e vene. Il tipo di intervento dipende dalla localizzazione anatomica del tumore. I tumori della testa del pancreas vengono sottoposti a duodenocefalopancreasectomia, che prevede l’asportazione della testa del pancreas e di parte dell’intestino tenue, la pancreasectomia totale, comporta la rimozione completa del pancreas e di altri organi limitrofi, e la pancreasectomia distale, per l’asportazione del corpo e della coda del pancreas, e splenopancreasectomia distale quando, oltre a corpo e coda del pancreas, viene rimossa anche la milza.
La radioterapia è un trattamento “locale”, in cui le radiazioni vengono concentrate in un’area definita. Nell’ambito del tumore del pancreas, la radioterapia è riservata ai casi in cui un tumore, pur non avendo metastasi, non può essere asportato in maniera radicale a causa delle sue ramificazioni.
Sono in corso studi per sviluppare terapie mirate con farmaci a bersaglio, che agiscono selettivamente sulle cellule tumorali, rappresentando una speranza per il trattamento dei tumori pancreatici più avanzati.
Quanto è diffuso in Italia
Nel 2024 sono stimate circa 13.585 nuove diagnosi di tumore del pancreas (6.873 tra gli uomini e 6.712 tra le donne). Nel 2022 i decessi stimati sono stati 14.900 (7.000 uomini e 7.900 donne). Il tasso di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è dell’11% tra gli uomini e del 12% tra le donne, con una probabilità di vivere ulteriori 4 anni condizionata ad aver superato il primo anno dopo la diagnosi pari al 31% per gli uomini e 28% per le donne. Sono 23.600 le persone viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore del pancreas.
[Dati AIOM - Associazione Italiana Oncologia Medica pubblicati in “I numeri del cancro in Italia - 2024”]
Le 5 domande più frequenti sul tumore al pancreas
Il tumore al pancreas, nelle sue fasi iniziali, non provoca sintomi specifici. Quando presenti, i disturbi sono vaghi e spesso confondibili con quelli di altre patologie, includono: perdita di peso, ittero, dolore addominale e alla schiena, nausea e debolezza.
I fumatori presentano un rischio più alto di insorgenza, le persone con stato di obesità, dieta povera di fibre, e anche chi soffre di patologie croniche come pancreatite cronica, diabete o ha una storia familiare di tumori pancreatici.
La diagnosi si basa su indagini radiologiche, sulla biopsia e su alcuni marcatori tumorali (CA19.9). Quando si ha il sospetto, viene eseguita una tomografia computerizzata (TC) per poi approfondire con altri esami come la risonanza magnetica (RM), l’ecoendoscopia, biopsia ed ago aspirato.
Prima tra tutte la chemioterapia, in seguito chirurgia e radioterapia. Per le terapie mirate sono ancora in corso gli studi per validare farmaci a bersaglio, studiati per colpire esclusivamente le cellule tumorali.
Non esistono programmi di screening per una diagnosi precoce del carcinoma pancreatico, poiché la malattia è spesso asintomatica nelle fasi iniziali. Evitare il fumo, seguire una dieta equilibrata ricca di fibre, limitare l’alcol e mantenere un peso sano sono alcuni dei comportamenti che possono aiutare a ridurre il rischio di insorgenza.
Nota bene: Le informazioni fornite non sostituiscono il parere di uno specialista. Per valutazioni personalizzate, è fondamentale consultare un medico.