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PSA (test)

PSA (test)
 

CHE COS'È IL PSA

Il PSA - acronimo di Prostate Specific Antigen ovvero Antigene Prostatico Specifico - è una proteina prodotta dalle cellule della ghiandola prostatica con lo scopo di mantenere fluido il liquido seminale dopo l'eiaculazione e permettere agli spermatozoi di muoversi più facilmente nel tratto genitale femminile. Il PSA è normalmente presente in minime quantità nell’organismo e i suoi livelli ematici possono essere “dosati” tramite un semplice esame del sangue.

 

A CHE COSA SERVE

In seguito ad alterazioni della prostata, la quantità di PSA che entra in circolo è maggiore ed i suoi livelli nel sangue più elevati, pertanto il dosaggio del PSA può essere utilizzato come un indicatore di potenziali anomalie prostatiche.

I fattori che possono influenzare i livelli di PSA sono numerosi e tra questi i più importanti sono:

  • l’età
  • la pratica di determinati sport (ciclismo, moto)
  • la presenza di un’infezione acuta della prostata (come ad esempio la prostatite)
  • l’assunzione di alcuni tipi di farmaci
  • la presenza di patologie prostatiche benigne, come l’iperplasia prostatica benigna (IPB) e la presenza di tumore alla prostata.

In condizioni normali, il valore normale di PSA totale è inferiore a 4 nanogrammi per millilitro di sangue (ng/ml).

Con l’aumentare dell’età, e con il naturale ingrossamento della prostata dovuto all’invecchiamento, i valori di PSA tendono ad aumentare, pertanto i risultati dell’esame devono essere interpretati da uno specialista e messi in relazione all’età del paziente. Un valore di PSA pari a 4 ng/ml può infatti essere normale per una persona di 70 anni ma sospetto se riscontrato in un individuo di 50 anni.

 

QUANDO FARLO

La bassa specificità del test del PSA ne condiziona e limita l’utilizzo come strumento di screening per il cancro alla prostata e la comunità scientifica non ha ancora raggiunto un “consensum” sul suo utilizzo. Le linee guida internazionali non ne prevedono infatti l’uso per uno screening generalizzato della popolazione (come per il PAP test o la mammografia) ma consigliano un approccio personalizzato basato sull’analisi del rischio individuale.

Per effettuare il test è pertanto necessario rivolgersi ad un medico che, in base all’esame clinico e ad una eventuale famigliarità per il cancro alla prostata, determinerà se è necessario eseguire l’esame. Data la bassa specificità, il test del PSA non consente una diagnosi certa di carcinoma prostatico, pertanto se si riscontrano valori di PSA elevati è necessario effettuare una visita urologica per interpretare il valore del marcatore ed eventualmente, sempre su parere dell’urologo, eseguire ulteriori accertamenti come un’ecografia prostatica e, se necessario, una biopsia.

Sebbene l’utilità del test del PSA per la diagnosi precoce di carcinoma prostatico sia dubbia, il suo dosaggio è indicato per monitorare l’efficacia delle terapie nei pazienti trattati. Infatti l'andamento temporale dei valori di PSA dipende dal tipo di trattamento effettuato (chirurgia, radioterapia, terapia ormonale, chemioterapia) e correla piuttosto fedelmente con l’andamento della malattia, pertanto il suo dosaggio consente di controllare la risposta alle terapie e di monitorare il decorso e il recupero dalla malattia, identificandone anche una eventuale ripresa.

NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico


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