Modelli cellulari 3D per lo studio del Parkinson
- DoveUniversitá degli Studi Pisa
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il morbo di Parkinson interessa i neuroni del mesencefalo. La degenerazione di questi neuroni, implicati nel controllo dei movimenti, impedisce la corretta trasmissione del segnale nervoso: da qui, il caratteristico tremore. Non sono ancora chiare le cause che innescano questa degenerazione e insieme alla difficoltà di individuare sintomi nei primi stadi della malattia, rende la diagnosi tardiva. Recenti studi dimostrano che l’alterazione del microbioma (i batteri “buoni” che popolano l’intestino) sia legato all’innesco della malattia, ma non è chiaro in che modo. Utilizzando strutture tridimensionali derivate dalle cellule staminali umane che si differenziano nei vari tipi cellulari costituenti l’organo, i cosiddetti organoidi, il progetto si pone come obiettivo la creazione di un sistema di organoidi mesencefalo-intestino. Utilizzando cellule staminali e metaboliti derivanti dal microbioma, si studierà come le alterazioni intestinali si ripercuotono sul mesencefalo innescando la malattia. Il metodo proposto costituirà una valida alternativa ai tradizionali metodi dello studio del cervello umano, che utilizzano animali o cellule coltivate in piastre 2D. In futuro, la generazione di tali modelli con staminali ottenute dalle cellule del paziente stesso sarà fondamentale per lo sviluppo di più efficienti approcci terapeutici personalizzati.
Scopo della ricerca è mettere a punto modelli cellulari tridimensionali per lo studio delle relazioni tra intestino e mesencefalo nello sviluppo del Parkinson
Dove svilupperà il progetto:
Universitá degli Studi Pisa
iPAD: “in vitro Parkinson in A Dish”
- DoveUtilizzando strutture tridimensionali derivate dalle cellule staminali umane che si differenziano nei vari tipi cellulari costituenti l’organo, i cosiddetti organoidi, il progetto si pone come obiettivo la creazione di un sistema di organoidi mesencefalo-intestino per studiare come le alterazioni intestinali si ripercuotono sul mesencefalo innescando la malattia. Il metodo proposto costituirà una valida alternativa ai tradizionali metodi dello studio del cervello umano, che utilizzano animali o cellule coltivate in piastre 2D. In futuro, la generazione di tali modelli con staminali ottenute dalle cellule del paziente stesso sarà fondamentale per lo sviluppo di più efficienti approcci terapeutici personalizzati.
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il morbo di Parkinson interessa i neuroni del mesencefalo. La degenerazione di questi neuroni, implicati nel controllo dei movimenti, determina il caratteristico tremore. Non sono ancora chiare le cause di questa degenerazione, il che, insieme alla difficoltà di individuare sintomi nei primi stadi della malattia, rende la diagnosi tardiva.
Recenti studi dimostrano che l’alterazione del microbioma (i batteri “buoni” che popolano l’intestino) sia legata all’innesco della malattia, ma non è chiaro in che modo.
Utilizzando strutture tridimensionali derivate dalle cellule staminali umane che si differenziano nei vari tipi cellulari costituenti l’organo, i cosiddetti organoidi, il progetto si pone come obiettivo la creazione di un sistema di organoidi mesencefalo-intestino per studiare come le alterazioni intestinali si ripercuotono sul mesencefalo innescando la malattia. Il metodo proposto costituirà una valida alternativa ai tradizionali metodi dello studio del cervello umano, che utilizzano animali o cellule coltivate in piastre 2D. In futuro, la generazione di tali modelli con staminali ottenute dalle cellule del paziente stesso sarà fondamentale per lo sviluppo di più efficienti approcci terapeutici personalizzati.