Nuove modalità per superare la resistenza alla chemioterapia nel tumore ovarico
- DoveIstituto Europeo di Oncologia, Milano
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
Il tumore ovarico è una neoplasia ginecologica aggressiva e dalla prognosi
spesso infausta. La chemioterapia rappresenta la prima linea di trattamento: il tumore risponde inizialmente bene, ma spesso si sviluppano resistenze alla terapia e si assiste a ricadute.
Una delle proteine coinvolte nella crescita di molti tumori umani e nella resistenza farmacologica è chiamata PRMT1, ma non è chiaro attraverso
quali meccanismi molecolari compia le sue funzioni pro-tumorali. L’ipotesi più accreditata è che, quando le cellule maligne vengono trattate con un chemioterapico, PRMT1 si leghi a un’altra proteina, DNA-PK, spostandosi nel nucleo della cellula e “accendendo” un programma genetico in grado di proteggere la cellula tumorale dall’azione del farmaco e ridurre l’efficacia del
trattamento.
Scopo del progetto sarà quello di studiare in dettaglio l’interazione molecolare fra PRMT1 e DNA-PK, per valutare se il blocco farmacologico di questa unione possa migliorare la risposta alla chemioterapia di prima linea nel tumore ovarico.
Dove svilupperà il progetto:
Istituto Europeo di Oncologia, Milano