Un approccio di terapia genica contro l’epatocarcinoma e il melanoma
- DoveUniversità degli Studi di Firenze
- Durata12 mesi
- Area di ricercaNon definito
In numerosi tumori maligni è stato osservato un aumento nei livelli di uPAR, una proteina importante sia nella proliferazione delle cellule, sia nella loro capacità di migrare, e quindi di metastatizzare. L’aumento di questa proteina è proporzionato all’aggressività del tumore, e quindi a una peggiore prognosi. Sulla base di questa osservazione, il progetto vuole mettere a punto una strategia per “cancellare” il gene che codifica per uPAR nelle cellule di due tipi di tumore, carcinoma epatico e melanoma. L’ipotesi è che l’impossibilità di produrre la proteina uPAR nelle cellule tumorali ne ostacoli la crescita. A questo scopo si seguirà un approccio di terapia cellulare. Un tipo di cellule immature del sangue (dette progenitori endoteliali), che tendono spontaneamente a migrare verso il tumore, verrà opportunamente equipaggiato e utilizzato come “cavallo di troia” per veicolare le componenti molecolari deputate ad eliminare il gene di uPAR direttamente alle cellule tumorali. Si andrà poi a valutare se le cellule malate abbiano perso le loro caratteristiche maligne (in termini di metabolismo, proliferazione, invasività). Questa sofisticata metodica potrebbe rappresentare un strumento per contrastare lo sviluppo del carcinoma epatico e del melanoma, e potrebbe in futuro essere estesa anche al trattamento di altri tumori.
Il progetto punta ad eliminare, in cellule di carcinoma epatico e di melanoma, il gene che codifica per uPAR, proteina importante nella progressione tumorale.
Dove svilupperà il progetto:
Università degli Studi di Firenze