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Busnelli Marta

Progetti

Nuovi bersagli farmacologici per la cura delle alterazioni sociali 

Anno2016
  • DoveConsiglio Nazionale delle Ricerche di Milano
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

Alcune malattie dello sviluppo neurologico, come l’autismo, e alcune condizioni psichiatriche, come la schizofrenia, sono caratterizzate da deficit nelle relazioni socio-emotive che risultano difficili da trattare farmacologicamente. Negli ultimi anni è emerso che l’ossitocina, un ormone prodotto a livello cerebrale, ha un ruolo fondamentale nel regolare vari aspetti del comportamento sociale e per questo motivo, recentemente, si è pensato di utilizzarla a scopo terapeutico. In particolare si è visto che il trattamento combinato di ossitocina e antagonisti per il recettore della dopamina di tipo 2 migliora le funzioni sociali nei pazienti schizofrenici. Anche se non è chiaro quale sia il meccanismo alla base di questo effetto terapeutico, studi sperimentali suggeriscono che nel cervello il recettore dell’ossitocina (OTR) potrebbe interagire con il recettore della dopamina di tipo 2 (D2R) per formare dei complessi OTR/D2R.

La ricerca vuole studiare come i due recettori OTR e D2R interagiscono, per capire se siano in grado di influenzare reciprocamente la propria attività, e sfruttare la loro interazione per sviluppare nuove molecole terapeutiche. A tal fine saranno condotti studi per valutare la farmacologia dei recettori OTR/D2R e saranno sviluppate nuove molecole in grado di agire in modo specifico su questi complessi. I risultati potranno aiutare lo sviluppo di molecole innovative in grado di migliorare la sintomatologia dei pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico e da schizofrenia.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO

Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano

Nuove molecole e nuovi target terapeutici per la schizofrenia

Anno2017
  • DoveConsiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Milano
  • Durata12 mesi
  • Area di ricercaNon definito

La schizofrenia è un disturbo psichico che colpisce più dell’1% della popolazione sopra i 18 anni e comporta disfunzioni cognitive, comportamentali e socio-emotive. I pazienti schizofrenici possono presentare deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato, comportamento grossolanamente organizzato o catatonico, e sintomi negativi come la diminuzione dei comportamenti sociali e dell’espressione delle emozioni. Il trattamento d’elezione comprende spesso farmaci antipsicotici, che agiscono principalmente sulla segnalazione mediata da un ormone chiamato dopamina e hanno effetto antidelirante e antiallucinatorio. L’ossitocina (OT) è un ormone prodotto a livello cerebrale, che interagendo con i suoi recettori (OTR) espressi in varie aree del cervello promuove i comportamenti sociali: al momento è quindi in fase di sperimentazione clinica nei pazienti schizofrenici per il trattamento dei sintomi negativi. Studi preliminari hanno dimostrato che un trattamento che combini OT e antipsicotici (che blocchino il recettore della dopamina di tipo 2, detto D2R) migliora efficacemente i deficit cognitivi e i sintomi negativi in alcuni pazienti schizofrenici. Il progetto vuole identificare nuove molecole terapeutiche che agiscano sulla segnalazione da dopamina o da ossitocina. In particolare verranno condotti studi farmacologici su modelli cellulari per individuare nuove molecole specifiche per i recettori OTR e D2R. I risultati ottenuti potranno aiutare lo sviluppo di molecole innovative in grado di migliorare la sintomatologia dei pazienti affetti da schizofrenia.

DOVE SVILUPPERA’ IL PROGETTO 

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Milano