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Redazione
pubblicato il 29-04-2013

Gli animali farmacisti



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Farfalle, insetti e passerotti utilizzano dei medicamenti naturali per curarsi seguendo un comportamento innato. Lo studio di questo fenomeno è solo agli inizi

Gli animali farmacisti

Farfalle, insetti e passerotti utilizzano dei medicamenti naturali per curarsi seguendo un comportamento innato. Lo studio di questo fenomeno è solo agli inizi

Cani, gatti, scimpanzé, babbuini e perfino bruchi attingono dalla natura per curare i loro malanni. Conoscono per istinto le erbe medicinali, e se ne avvalgono. Il fenomeno è noto da tempo, ma attualmente la lista degli animali-farmacisti si va allungando, così come l’elenco dei rimedi che trovano. Tanto che il professor Mark Hunter, dell’Università americana del Michigan, si è chiesto: «Quando osserviamo un animale che fruga tra l’erba, ci facciamo una domanda: sta cercando cibo oppure sta facendo la sua spesa all’erboristeria?»

ISTINTO E APPRENDIMENTO - Gli animali utilizzano dei medicamenti forniti dalla natura per trattare diverse malattie, seguendo un comportamento che è allo stesso tempo innato e appreso. Il fatto che le falene, le formiche e le drosofile pratichino l’automedicazione ha delle implicazioni importanti in termini di evoluzione di questi animali, e può insegnare molte cose nuove anche a noi umani.

I PASSEROTTI RICICLANO LE SIGARETTE - Chi l’avrebbe mai detto! I maleducati che buttano in terra le cicche di sigaretta fanno un favore ai passerotti e ai fringuelli, che raccolgono i mozziconi e se ne servono nella costruzione dei nidi, perché hanno misteriosamente imparato che il tabacco serve a tener lontani gli acari e i pidocchi. E una razza di formiche – dette «formiche carpentiere» -  incorporano nell’edificio del formicaio una resina antimicrobica prelevata dalle conifere.

PREVENZIONE PER LA PROLE - Alcuni animali si spingono più in là, e fanno prevenzione in favore della prole. Per esempio le farfalle Monarca depongono le uova  su una pianta antiparassitaria della famiglia delle composite, che secerne una specie di lattice. Non basta. Dice Hunter: «La nostra più grande sorpresa è stata quella di constatare che le drosofile e le farfalle possono scegliere per i loro piccoli un’alimentazione che minimizza l’impatto delle malattie nelle nuove generazioni.»

A questo punto si possono fare dei paralleli con il campo dell’epigenetica, una scienza  in crescita tra gli umani, che ci fa comprendere una cosa nuova e molto importante: le scelte dietetiche fatte dai genitori possono influire sulla salute a lungo termine dei figli.

Antonella Cremonese


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