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Cardiologia
Redazione
pubblicato il 24-03-2021

In che modo lo stress può danneggiare il cuore?



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Lo stress può aumentare i rischi per il cuore in diversi modi. Non subire (troppo) ansie o pressioni riduce il rischio di eventi cardiovascolari

In che modo lo stress può danneggiare il cuore?

Lo stress emotivo cronico è una condizione che è stata correlata a una maggiore suscettibilità alla mortalità cardiovascolare.


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La gestione del rischio cardiovascolare è rimasta focalizzata per molto tempo su altri fattori, forse a causa della scarsa comprensione dei meccanismi biologici alla base delle malattie cardiovascolari associate allo stress. Negli ultimi decenni, tuttavia, l’attenzione sul rapporto tra cuore e stress è aumentata. Fra le varie parti del cervello coinvolte, l'amigdala potrebbe essere una struttura chiave nel meccanismo che collega lo stress agli eventi cardiovascolari.


I dati scientifici suggeriscono che vi siano almeno due meccanismi: uno di questi coinvolge il sistema simpatico e si riferisce al controllo della pressione sanguigna e del restringimento dei vasi sanguigni. L'altro, include l'attivazione del midollo osseo e il rilascio di cellule infiammatorie, che a loro volta portano all'infiammazione aterosclerotica e alle sue conseguenze (placche e trombi). Il problema dello stress e del cuore va comunque visto in un contesto più ampio.


Non c’è un unico tipo di stress, ma si può differenziare uno stress positivo (eustress) che è una condizione momentanea che stimola al raggiungimento di un nuovo equilibrio psicofisico o al conseguimento di un obiettivo, e uno stress negativo (distress) che porta invece disagio e squilibrio prolungati nel tempo. A determinare se un tipo di stress è positivo o negativo concorre molto l’atteggiamento personale. Avere un’attitudine positiva e non subire eccessivamente ansie o pressioni, nel tempo riduce il rischio di eventi cardiovascolari.


Ridere
, per esempio, fa bene al cuore: il meccanismo di protezione della risata è una maggiore vasodilatazione delle arterie periferiche e quindi anche di quelle del cuore e del cervello. È stato calcolato che 15 minuti di risate al giorno potrebbero dare un beneficio significativo in termini di salute. La risata innesca nel corpo un rilascio di sostanze chimiche - catecolamine, dopamina e, da ultimo, neuro-ormoni (endorfine) - che sollecitano la sensazione di benessere.

 


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