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Cardiologia
Daniele Banfi
pubblicato il 26-01-2015

Nello sport il segreto per ottenere risultati duraturi si chiama gruppo



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Le camminate in gruppo sono un vero toccasana per la prevenzione delle malattie cardiovascolari camminate. La costanza porta a ridurre peso e livelli di colesterolo

Nello sport il segreto per ottenere risultati duraturi si chiama gruppo

Fare sport, lo sappiamo, è una delle migliori forme di prevenzione. Non solo, anche dopo una malattia l'attività fisica -eccetto rare controindicazioni- è parte integrante della riabilitazione. Se però si fa sport in compagnia allora i risultati sono ancora migliori. Ad affermarlo è il British Journal of Sports Medicine: far parte di un gruppo di persone che si riunisce per lunghe camminate all'aria aperta è il modo più semplice per aumentare il benessere generale dell'organismo. Riusltato?Riduzione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca a riposo, di grasso corporeo e colesterolo totale.

 

LO STUDIO

La ricerca, ad opera degli scienziati della University of East Anglia, ha preso in esame 42 studi negli ultimi 10 anni che hanno analizzato le conseguenze sulla salute delle passeggiate all'aria aperta. In totale le persone coinvolte sono state 2mila di 14 differenti nazionalità. Ebbene, dai dati raccolti emerge l'evidenza che camminare in gruppo ha ampi vantaggi sulla pressione del sangue, sul cuore e il sovrappeso. Come spiegano gli autori dello studio, «la pratica di questa attività fisica - spiegano gli autori - dovrebbero spingere i medici e gli operatori sanitari a consigliare ai loro assistiti ad entrare in un gruppo di camminatori per migliorare la salute. Inoltre, non ci sono effetti collaterali».

Approfondimento: "I quaderni della Salute - Fare Sport"

 

FOCUS IPERTENSIONE

In particolare tra i parametri più soggetti ad un miglioramento in seguito ad attività fisica vi è la pressione sanguigna. «Con uno sport di tipo aerobico -spiega Enrico Arcelli, professore presso la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano- ci può essere una riduzione fino a 10 millimetri di mercurio sia della pressione sistolica sia di quella diastolica. Ma indipendentemente dai benefici che può trarre dall'attività fisica chi soffre di ipertensione, è importante sapere che chi normalmente svolge un'attività, anche solo motoria (una passeggiata, le faccende domestiche, le scale a piedi), ma quotidianamente, meglio ancora se sportiva, è molto meno soggetto al rischio di ipertensione cui va incontro, invece, una persona sedentaria. È quindi importante fare movimento, sia per chi soffre di ipertensione sia, in chiave preventiva, per i soggetti a rischio».

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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