Inappetenza e anoressia possono comparire anche negli anziani, come spia di una malattia. In Italia un milione di «nonni» malnutriti
Secondo le ultime stime della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, nel nostro Paese sono circa un milione gli anziani a rischio di malnutrizione per colpa di un’alimentazione insufficiente o inadeguata.
COSA SIGNIFICANO INAPPETENZA E ANORESSIA?
L’inappetenza e l’anoressia sono diversi gradi di un disturbo dell’alimentazione che si manifesta con una drastica diminuzione dell’appetito, accompagnata spesso da un senso di repulsione nei confronti del cibo. Può essere improvvisa, legata a fattori patologici o emotivi. A volte queste manifestazioni possono essere la spia di una patologia grave. se croniche possono condurre a gravi conseguenze e persino al decesso del malato. Inappetenza e anoressia colpiscono tutte le categorie di persone: giovani, bambini, adulti, anziani.
PERCHE' POSSONO COMPARIRE DOPO UNA CERTA ETA'?
Soprattutto per cause fisiologiche come la riduzione della vista, dell’udito, la ridotta produzione e viscosità della saliva, la diminuzione del senso dell’olfatto e del gusto, che portano a una modificazione della percezione sensoriale che incide, quindi, sul desiderio stesso di cibo. In un certo senso, è come se «passasse la voglia di mangiare». A questo si sommano fattori psicologici, come la solitudine e la depressione, oppure patologici, come l’insorgenza di alcune malattie o la degenza prolungata in strutture di cura.
QUALI LE CONSEGUENZE PIU' IMPORTANTI PER L'ORGANISMO?
Inappetenza e anoressia portano a carenze nutrizionali più o meno gravi. Mangiare poco o addirittura niente per un periodo prolungato espone la persona a carenze di micronutrienti (come vitamine e minerali) e di macronutrienti (come le proteine). Questo porta a uno stato di malessere, stanchezza generale, calo di peso, malnutrizione per difetto. Oltre alle carenze nutrizionali compare la disidratazione, perché spesso non mangiare significa anche non bere o bere molto poco.