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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 09-08-2012

Come difendersi dal mal di testa da vacanza;?



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Che fare contro il mal di testa che assale nei periodi di riposo e in vacanza? I consigli dell'esperto

Come difendersi dal mal di testa da vacanza;?

Buongiorno, vorrei avere qualche buon consiglio per il mal di testa che mi assale nei periodi di riposo. Rientro da una settimana di vacanza terribile, ho cominciato a stare male appena atterrato con l’aereo e la cefalea è proseguita  a momenti alterni per  tutto il tempo. Ero all’estero e ho usato i soliti antidolorifici che porto con me, ma è servito a poco. A volte mi è capitata una cosa simile nel finesettimana. Perché? Uno aspetta le  benedette ferie tutto l’anno…; grazie

Angelo

RISPOSTA 

Risponde Cesare Peccarisi, Responsabile Stampa di ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca nelle Cefalee), di FICEF (Fondazione Italiana Cefalee) e della Comunicazione Scientifica dell'Istituto Neurologico Besta di Milano

Caro Signor Angelo da alcune sue espressioni (i soliti antidolorifici che porto con me, oppure  a volte mi è capitato....) devo desumere che lei sia un cefalalgico di vecchia data che combatte da tempo con questa condanna. Purtroppo non mi fornisce indicazioni precise sul tipo di dolore che sente adesso, cioè in quali aree del cranio si presenta, se è pulsante, trafittivo, gravativo e, soprattutto, se è diverso dal suo solito dolore, tutte notizie utili a indirizzare meglio verso una diagnosi.  

Comunque, consideri il fatto che il suo più grande nemico è il cambiamento: ogni volta che qualcosa cambia nella sua vita il suo equilibrio interno, più sensibile della media, ne viene turbato e il suo organismo reagisce col mal di testa.

Il fatto che d'estate cambino i cicli stagionali di luce/buio con l'allungarsi delle giornate costituisce un fattore da non sottovalutare. Questo spiega in parte anche perché per lei il weekend è così deleterio: perché cambiano le ore di sonno.

E anche il livello di stress che cala nel tanto sospirato fine settimana è un cambiamento,  per non parlare del fatto che cambia l'orario della prima colazione e quindi l'ora in cui beve il primo caffè che ha anche un effetto antiemicranico,  cosicché lei va pure in astinenza caffeinica.  A questo aggiunga il fatto che il calo ipoglicemico che si verifica in quei minuti di ritardo nel fare colazione la fa avvicinare alla situazione di digiuno che è un'altra condizione a rischio per lo scatenamento emicranico.

In questo periodo dell'anno poi un altro problema da non dimenticare è la cefalea da disidratazione per cui occorre bere molto, anche se non si ha sete. 

Fatte queste premesse, pensi a quanti cambiamenti dei ritmi di vita producono le vacanze, sia alla partenza sia al ritorno, quando ha appena fatto in tempo a riassestare il suo orologio interno che deve mandarlo fuori fase un'altra volta perché si torna a casa. Nella maggior parte dei casi questi mal di testa sono le non gravi ma fastidiose cefalee di tipo tensivo, quelle comunemente chiamate mal di testa da stress, la forma più diffusa in assoluto, anche fuori dalle vacanze.

Come ultima annotazione vorrei però sottolineare il fatto che riferisce come la sua attuale crisi cefalalgica sembra essere stata inaugurata dall'atterraggio dell'aereo: potrebbe allora far parte di quell'87% di soggetti che sono colpiti proprio in questa fase del volo dalla cosiddetta cefalea da aeroplano recentemente individuata da Giorgio Zanchin dell'Università di Padova.

Il mio consiglio finale è quello di rivolgersi al centro cefalee che le è più vicino (l'elenco completo lo trova anche sul sito www.anircef.it) per una corretta valutazione della natura della sua cefalea e, soprattutto, per evitare una sua cronicizzazione, evento assai probabile in un soggetto che parla tranquillamente di soliti antidolorifici che si porta appresso, una frase che mi fa temere il rischio di un possibile abuso non supervisionato da un medico competente.


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