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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 21-05-2015

Come si riconosce l’ernia dello sportivo?



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Risponde Giampiero Campanelli, ordinario di chirurgia generale all’Università dell’Insubria e responsabile della Day and Week Surgery dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano

Come si riconosce l’ernia dello sportivo?

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Ho sempre giocato a calcio, ma da un paio di mesi dopo ogni partita avverto un dolore inguinale intenso per almeno un paio di giorni. Può trattarsi di un’ernia?

Giampiero L. (Pordenone)

Risponde Giampiero Campanelli, ordinario di chirurgia generale all’Università dell’Insubria e responsabile della Day and Week Surgery dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano

Visto il profilo, potrebbe trattarsi di ernia dello sportivo. Non inganni il nome della condizione, assegnato quando si pensava che questa forma colpisse soltanto gli atleti professionisti. Non si tratta di un’ernia in senso stretto, che è sempre riconoscibile dalla fuoriuscita di una porzione dell’intestino attraverso il peritoneo. L’ernia dello sportivo è più correttamente definita come sindrome dolorosa pubico inguinale, caratterizzata da un dolore cronico al pube e alla piega inguinale che aumenta dopo l’attività fisica, non per forza sportiva. Riguarda soprattutto adulti, tra i 20 e i 60 anni, di corporatura magra. I tessuti più colpiti sono i tendini dei muscoli retto e adduttore che si inseriscono sull’osso pubico e che possono comprimere i nervi di quella regione.

Per riconoscere la sindrome dolorosa pubico inguinale occorre escludere la presenza di patologie di diversa natura che potrebbero essere erroneamente ricollegate alla stessa. Ovvero: alcune malattie urologiche (prostatiti, uretriti, idrocele), le fratture della osse pelviche che possono comparire nei corridori di lunghe distanze e le lesioni dei muscoli e dei tendini. Quando non si ha a che fare con queste malattie, oltre all’esame clinico è necessario effettuare la diagnosi ricorrendo a un buon esame ecografico o alla risonanza magnetica.

Come primo approccio, una volta riconosciuta la condizione, consiglio di rivolgersi a un fisioterapista, che tenterà di liberare i tendini ed evitare la compressione dei nervi, causa principale del dolore. Quando però ci si rende conto che questo, dopo l’attività fisica, non passa, è necessario ricorrere alla chirurgia per decomprimere il tono muscolare e “liberare” i nervi del pube “compressi”.

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