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Redazione
pubblicato il 07-04-2021

Come supportare un adolescente se un genitore ha un tumore?



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Gestire un adolescente è difficile nei periodi di ordinaria amministrazione e può esserlo di più in presenza di una malattia oncologica all’interno della famiglia

Come supportare un adolescente se un genitore ha un tumore?

Gli anni dell’adolescenza sono già un periodo di alti e bassi emotivi. Ma sapere che un membro della famiglia ha il cancro può rendere le cose ancora più difficili.


In questa fase della vita si ha una maturità sufficiente per comprendere cosa sia il cancro e si è consapevoli della gravità della malattia. Anzi: il più delle volte si è più portati a esagerarne la pericolosità e le conseguenze che a minimizzarle. Gli adolescenti spesso presenteranno difficoltà a parlare o a esternare le preoccupazioni all’interno del nucleo familiare. Ciò non significa che non abbiano nessuno con cui parlare: in genere hanno il sostegno dei loro amici o di altri adulti. È comunque importante assicurarsi che abbiano qualcuno con cui confrontarsi e che non si sentano frustrati se preferiscono parlare con i propri coetanei o con un altro adulto piuttosto che con i genitori stessi.


Non esiste un comportamento standard degli adolescenti che si confrontano con la malattia dei genitori: alcuni cercano di fuggire dall’ambiente domestico in cui si «respira» la malattia, altri si sentono invece caricati di responsabilità e possono manifestare il desiderio di rendersi utili; in alcuni casi manifestano un’inattesa maturità, in altri sembrano completamente disinteressati alle vicende familiari; alcuni si mostrano fieri del genitore che sta affrontando la malattia, altri se ne vergognano al punto da non volersi fare vedere insieme a lei/lui e spesso possono manifestare rabbia.


Quasi sempre i normali picchi emotivi tipici di questa fase della vita possono essere esacerbati. Gestire un adolescente è difficile nei periodi di ordinaria amministrazione. Motivo per cui può esserlo ancora di più in presenza di una malattia oncologica all’interno della famiglia. Per questo può essere molto utile avere una figura professionale di riferimento, come uno psicologo, a cui chiedere consiglio.


Anche se si vorrebbe proteggere i propri figli dalla sofferenza, la vita non sempre lo consente e, in genere, i bambini e i ragazzi che hanno affrontato difficoltà in giovane età e sono stati adeguatamente supportati hanno una marcia in più rispetto agli altri e sanno a loro volta far fronte alle piccole e grandi sfide dell’esistenza.



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