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Redazione
pubblicato il 09-09-2013

E' utile mangiare ortaggi bianchi?



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Risponde Pier Luigi Rossi, Professore di Nutrizione Clinica all'Università di Bologna

E' utile mangiare ortaggi bianchi?

È vero che gli ortaggi bianchi hanno un importante valore nutrizionale? Maria Bosi, Verona

Risponde Pier Luigi Rossi, Professore di Nutrizione Clinica all’Università Bologna

Sì, anche gli ortaggi bianchi – quali cavolfiori, finocchi, cipolle, aglio, scalogno, porri, sedano, funghi champignon, castagne, frutta secca a guscio come mandorle, semi secchi, fagioli cannellini e patate – nonostante il loro colore diafano che può trarre in inganno e invitare meno al loro consumo sono vegetali  ricchi di preziosi nutrienti, essenziali per il benessere dell’organismo.

Il colore bianco è risultato della somma di più colori, come è la luce solare, composta da sette colori diversi.

I principi nutritivi custoditi all’interno degli ortaggi “bianchi” sono molecole dotate di una azione sul DNA, capaci di modulazione genica protettiva del metabolismo cellulare. Una sana alimentazione giornaliera deve prevedere cinque porzioni tra frutta e verdura e cinque colori. Tra questi il bianco. Gli altri colori della salute sono verde, rosso, giallo-arancione, viola. Ciascun colore è generato da specifiche molecole utili e indispensabili per integrità e funzionalità del corpo umano ad ogni età. Il colore bianco è dato da allicina, composti solforati, polifenoli, indoli, isotiocianati, selenio. L’allicina è una sostanza che aiuta a ridurre il colesterolo e a regolare la pressione sanguigna. Il selenio svolge un ruolo primario, fra l'altro, per la tiroide. Gli alimenti che provengono da di sotto della terra: aglio, scalogno, cipolle bianche, patate possiedono una interessante dose di zolfo, minerale di cui il corpo umano ha bisogno per fare i capelli, le unghie e l’ormone insulina e tante altre parti vitali. Oltre allo zolfo gli ortaggi bianchi possiedono dosi generose di magnesio, potassio, calcio. Tutti gli ortaggi, anche i bianchi, contengono potassio, minerale che va diritto all’interno delle cellule, essenziale in particolare nel cuore. Quando manca si hanno aritmie cardiache, da evitare!

Gli ortaggi contengono acqua metabolica unita alle fibre alimentari con funzioni protettive per l’igiene e il benessere intestinale. I polifenoli hanno una azione di “pulizia” contro i radicali liberi dell’ossigeno, composti tossici di scarto del metabolismo cellulare, da eliminare!

A comprovare gli effetti benefici degli ortaggi bianchi è anche un recente studio condotto dalla Purdue University e pubblicato sul supplemento di Advances in Nutrition, una accreditata rivista scientifica. I fagioli tipo cannellini sono bianchi e contengono proteine vegetali, carboidrati complessi, lipidi insaturi utili contro il colesterolo. Tutta la frutta secca tipo mandorle si caratterizzano con il loro colore bianco. Ottimo è il bianco latte vegetale di mandorla, in particolare durante l’estate. 

Le patate sono “bianche”, versatili in cucina e capaci di attrarre anche i bambini. Però non solo patatine! È da ridimensionare l’idea che le patate svolgano una azione negativa sul metabolismo dell’insulina, a causa del più alto indice glicemico relazionato ad altri vegetali. Spesso, la variazione di quest’ultimo, dipende da diversi fattori: il tipo di cottura, l’associazione non corretta di diversi alimenti e soprattutto dalla quantità assunta del cibo inquisito. Che, per le patate, non è mai eccessiva in quanto sono un cibo piuttosto saziante: non se ne mangiano mai molte e di conseguenza anche gli effetti su eventuali sbalzi o picchi glicemici sono ridotti. Di contro, le patate per la loro caratteristica di inibire il senso di fame, potrebbero essere indicate per ridurre il carico calorico complessivo del pasto. Dunque, arricchire la propria dieta con numerose tipologie di ortaggi rappresenta il primo passo per una sana alimentazione. Gli alimenti “parlano” con il loro linguaggio dei colori. Prima si mangia con gli occhi. Poi con la bocca ! Sta a noi capire il loro linguaggio vegetale. La salute sta nel piatto quotidiano.


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