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Neuroscienze
Raffaella Gatta
pubblicato il 21-05-2025

Adolescenti e dipendenze: meno alcol e fumo ma crescono e-cig, gioco d’azzardo e disagio mentale



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Il rapporto ESPAD 2024 fotografa trent’anni di cambiamenti nei comportamenti a rischio tra i giovani europei: nuove sfide emergono, dai social ai farmaci senza prescrizione

Adolescenti e dipendenze: meno alcol e fumo ma crescono e-cig, gioco d’azzardo e disagio mentale

A trent’anni dall’inizio del monitoraggio, il rapporto 2024 dell’ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) disegna un quadro complesso dell’adolescenza europea. Se da un lato calano l’uso di alcol e sigarette, dall’altro crescono nuove abitudini preoccupanti: sigarette elettroniche, gioco d’azzardo online, disagio psicologico e un uso eccessivo dei social media.

I DATI: TRA CONFERME E NUOVI ALLARMI

Nel presentare i risultati principali, Sabrina Molinaro, coordinatrice ESPAD del CNR-IFC, ha evidenziato il calo del consumo di alcol e tabacco tra gli adolescenti europei, accompagnato però dalla crescita delle sigarette elettroniche, in particolare tra le ragazze. «Abbiamo visto un sorpasso: dal 2019 le ragazze fumano più dei maschi e sono anche le più esposte all’uso di e-cigarette». Secondo i dati, il 22% degli studenti ha fatto uso di sigarette elettroniche, con esordi sempre più precoci e un aumento dell’uso quotidiano. Per l’alcol, il consumo è sceso dall’88% del 1995 al 74% del 2024, ma il binge drinking resta diffuso (30% nel mese precedente all’indagine), con un avvicinamento tra i sessi, fenomeno acuito dal post-Covid. La cannabis, pur restando la sostanza vietata più usata, ha toccato i livelli più bassi dal 1995. «Un risultato storico – ha commentato Molinaro – ma da leggere con cautela: in diversi Paesi, la percezione del rischio legato alla cannabis sta calando, forse per effetto di politiche più permissive».

FARMACI, NUOVE SOSTANZE E COMPORTAMENTI A RISCHIO

Elisa Benedetti, Project Manager ESPAD (CNR), ha illustrato i dati relativi all’uso non medico di farmaci: il 14% degli studenti ha assunto medicinali senza prescrizione, con picchi tra le ragazze. Le sostanze più diffuse sono tranquillanti, sedativi e antidolorifici. Emergono anche l’uso di protossido d’azoto e cannabinoidi sintetici. Cresce il gioco d’azzardo online, che sta rapidamente raggiungendo i livelli del gioco fisico. Anche in questo ambito aumentano le giocatrici, con segnali di comportamento problematico in crescita. L’uso dei social media è sempre più centrale: il 47% degli adolescenti mostra un profilo a rischio, con una prevalenza più alta tra le ragazze, anche se il divario di genere si sta assottigliando.

SALUTE MENTALE E PREVENZIONE

Per la prima volta, il report ESPAD ha incluso il WHO-5 Wellbeing Index per valutare il benessere psicologico. Solo il 59% degli studenti riferisce un buon livello di benessere, con differenze marcate tra ragazzi (70%) e ragazze (49%) e ampie variazioni geografiche: l’Ucraina registra i punteggi più bassi. Il 72% degli adolescenti ha partecipato ad almeno un programma di prevenzione negli ultimi due anni, ma le attività più efficaci – quelle basate sullo sviluppo di competenze – sono ancora poco diffuse. Anche qui emergono differenze di genere: le ragazze frequentano più spesso programmi su alcol, fumo e droghe; i ragazzi quelli legati a videogiochi, social e gioco d’azzardo.

TRENT’ANNI DI CAMBIAMENTI

John Marsden, direttore della rivista Addiction, ha sottolineato il valore storico dei dati ESPAD: in tre decenni, la vita degli adolescenti è cambiata radicalmente, non solo nei consumi ma anche nella relazione con la tecnologia e la salute mentale. «L’accesso costante a contenuti online può essere un rischio, ma anche una risorsa. Il nostro compito è aiutare i giovani a distinguere tra le due cose». Marsden ha ribadito l’importanza di politiche flessibili, basate su dati solidi e capaci di adattarsi al mutare dei comportamenti.

l rapporto ESPAD 2024 mostra con chiarezza che gli adolescenti di oggi crescono in un contesto più complesso rispetto al passato: nuove sostanze, pressione sociale, digitalizzazione, salute mentale fragile. Eppure, i segnali positivi non mancano: meno alcol, meno fumo, più prevenzione. Serve ora una risposta aggiornata, capace di affrontare queste sfide in modo differenziato, con strumenti mirati e scientificamente validati. Per proteggere davvero i giovani, è fondamentale ascoltarli. E poi, agire.


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